Se proprio non vogliamo ammettere che il “porta a porta” non ha prodotto i risultati sperati in termini economici e funzionali al cittadino, dobbiamo però riconoscere che gli abbandoni si stanno facendo sempre più spudorati, con “decorazioni” sempre più frequenti anche in punti piu caratteristici del centro storico.
L’assunzione degli “ispettori ambientali”, sovvenzionati sempre per mezzo delle nostre bollette o perlomeno delle bollette dei contribuenti che ancora pagano (considerato l’ammontare degli insoluti), sembra non abbiano arginato la defezione. Figure volute e approvate nei consigli comunali dalla schiacciante maggioranza di governo.
Certo ora la gestione dei rifiuti sembra non essere più un problema dell’amministrazione, visto che con il passaggio alla TARIC (vedremo con quali vantaggi, sempre per il contribuente) tutto passa direttamente nelle mani di ALIA.
Lo rimane però il decoro pubblico per cui nel bilancio comunale risultano risorse stanziate per il recupero degli abbandoni che sono quasi triplicate rispetto allo scorso anno, quindi indirettamente sempre a carico dei contribuenti.
In tutto questo giro di “bidoncini” e abbandoni sempre più frequenti c’è il grande progetto della Multiutility che parifica le utenze, tra cui l’acqua, a servizi quotati in borsa e quindi legati a una logica di utile anche se a maggioranza pubblica.
Allora sarà curioso verificare, alla luce della nuova dirigenza PD totalmente spostata a sinistra, se questo percorso di gestire i servizi con una logica di Holding finanziaria a discapito del totale controllo pubblico, verrà condiviso.
Di sicuro sappiamo che per orientamento ideologico ecologista i termovalorizzatori non sono graditi e allora potrebbe essere il ritorno dei tanto rimpianti netturbini.
Susi Giglioli, Lega Castelfiorentino
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