Resta alta la tensione nel carcere Don Bosco di Pisa, dove un detenuto magrebino lo scorso 23 febbraio ha cercato di togliersi la vita impiccandosi all’interno della propria cella.
L’uomo, per fortuna, è stato salvato in extremis dall’intervento tempestivo di un agente della Polizia Penitenziaria, che è riuscito a fermarlo e liberarlo prima che fosse troppo tardi.
A denunciare l’accaduto è la segreteria provinciale di Pisa della Uil Pa Polizia Penitenziaria. "Divulghiamo solo ora questa notizia, perché la situazione clinica del giovane magrebino è stata davvero critica. L’unica certezza, è che la scelta di togliersi la vita è originata da uno stato psicologico di disagio. La gestione dei ristretti psichiatrici andrebbe gestita con personale medico specialistico in apposite strutture, e non all’interno degli istituti penitenziari, dove a tale carenza sopperisce unicamente la Polizia
Penitenziaria. Solo lo spirito di sacrificio dell’agente di Polizia Penitenziaria, è riuscito ad evitare il peggio. Come sindacato ci complimentiamo con il nostro collega per la sua alta professionalità, e senso del dovere".
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