Un lavoro di squadra all’insegna del rispetto dell’ambiente che prosegue per il IV° anno nella provincia di Prato: questo è il progetto Co.Es.Se., Coordinamento segnalazioni ed esposti, reso possibile grazie alla sinergia tra Alia Servizi Ambientali, Polizia Municipale e Polizia Provinciale.
Oltre 100 segnalazioni gestite, 25 tonnellate di rifiuti speciali rimosse di cui il 90% di lavorazione tessile, 14 notizie di reato e 14 verbali amministrativi (sanzioni) il 1° bilancio della lotta all’abbondono di rifiuti speciali sul territorio illustrata oggi nella conferenza stampa, cui hanno partecipato il Presidente di Alia, Nicola Ciolini, le Assessore del Comune di Prato, Flora Leoni e Cristina Sanzò, la Consigliera provinciale, Monia Faltoni, il comandante Polizia Municipale, Marco Maccioni, e quello della Polizia Provinciale, Michele Pellegrini, che hanno fornito dettagli sugli interventi svolti ed esempi dell’operato.
Di fronte all’abbandono di rifiuti speciali, quali scarichi abusivi di grandi dimensioni spesso in aree verdi e isolate, la sinergia attivata garantisce un’ottimizzazione del lavoro e la diminuzione dei tempi di intervento e rimozione dei materiali a terra. In precedenza, infatti, le segnalazioni spesso venivano presentate contestualmente ai 3 enti coinvolti, creando interventi doppi, con evidente spreco di "energie" da dedicare al contrasto dell'abbandono rifiuti. Per incrementare le efficienze, assegnando gli interventi e la loro gestione per competenze, è nato Co.Es.Se, che nei fatti è uno spazio cloud condiviso su internet, gratuito, dove la Polizia Municipale, la Polizia Provinciale e gli Ispettori di Alia, si scambiano informazioni per la gestione dei rifiuti abbandonati sul territorio. Nel momento in cui arriva una segnalazione di abbondono rifiuti speciali su area pubblica, il primo sopralluogo viene fatto dagli Ispettori Ambientali di Alia che trasmettono una relazione sull’intervento, corredata da fotografie, alla Polizia municipale e provinciale, a seconda della competenza. La polizia prende in carico la gestione dell’abbandono, arrivando quando possibile alla notizia di reato, con risvolti penali e multe per gli autori di tali abbandoni.
La gestione condivisa del lavoro permette un controllo puntuale di ogni singolo abbandono o oggetto di esposto, interventi rapidi e risposte puntuali al cittadino, fondamentale nella denunzia di queste situazioni. Scarichi come quello di Rio Buti o ripescaggi di materiali abbandonati, come quello nelle Cascine di Tavola, sono stati gestiti grazie al lavoro di squadra ed alla sensibilità dei cittadini attenti al territorio e pronti a segnalare ogni episodio. Solo nel comune di Prato, nei 3 anni di attività svolta, è evidente la diminuzione delle tonnellate di scarichi abusivi abbandonati sul territorio, passati da 518 tonnellate a 493t.
«Siamo alla centesima segnalazione frutto di una sinergia e di un lavoro di squadra attivato ed affinato negli anni – ha commentato il presidente di Alia, Nicola Ciolini-. Prosegue, quindi, la strada della collaborazione con l’Amministrazione e la polizia municipale e provinciale che sta producendo i risultati presentati oggi; al contempo Alia sta attuando un processo di innovazione per garantire una sempre maggiore interazione con il cittadino. I risultati del progetto Co.Es.Se, infatti, sono possibili grazie alla sensibilità e collaborazione degli utenti che, grazie allo sviluppo tecnologico, potranno inviare con modalità sempre più semplici ed immediate le proprie segnalazioni ed averne tracciamento e risposta. Un servizio ed un sistema puntuale di feedback e soluzione che ci auguriamo coinvolga sempre di più anche i cittadini e ci aiuti nel mantenimento del decoro».
«Come Provincia abbiamo un nucleo di Polizia Ambientale formato da 9 persone, che dovrà essere implementato a breve. Per questo motivo da soli potevamo affrontare l’importante problema dell’abbandono dei rifiuti in maniera meno efficace rispetto invece al lavoro di sinergia che è stato possibile mettere in campo insieme al Comune e agli ispettori ambientali di Alia – ha dichiarato la Consigliera provinciale Monia Faltoni -. Abbiamo quindi creato una task force di oltre 20 persone che lavorano sul territorio, ricevono segnalazioni, le selezionano in base alla loro importanza ed entità e le gestiscono. Questo rappresenta un grande valore aggiunto per il nostro territorio, per tutta la provincia di Prato, direi quasi un unicum a livello toscano, probabilmente anche italiano. Un’esperienza importante che credo che possa essere esportata e portata ad esempio. Siamo molto soddisfatti, ma ci accontentiamo? No. Perché vogliamo continuare a lavorare sempre meglio, implementando le risorse sia economiche che ovviamente di personale».
«I numeri confermano l’alto grado di specializzazione del nucleo ispettivo - afferma l’assessore alla Polizia municipale Flora Leoni - non basta, infatti, installare una telecamera per risolvere un problema così complesso come l’abbandono illegale di rifiuti, dietro c’è un grande lavoro di indagine, a cui bisogna rispondere attraverso la razionalizzazione delle risorse umane e finanziarie, ovvero quello che è stato fatto dal coordinamento creato sul nostro territorio con Alia, Polizia Municipale e Polizia provinciale, uno strumento di contrasto fondamentale. La scelta di istituire un nucleo di ispettori ambientali è stata poi vincente per la grandissima efficienza dimostrata, in sinergia con le forze di Polizia del territorio, un esperimento che adesso viene adottato anche da altre Amministrazioni. Inoltre, un importante elemento di novità che abbiamo introdotto è il recupero dei tributi evasi attraverso il Protocollo Sismico (Sistema mirato dei Controlli Antievasione), Cerbero (controlli su attività commerciali e produttive) e Black Friday (controlli su aziende produttive con posizioni debitorie elevate): nel giro di 8 anni sono stati recuperati 7,6 milioni di euro, già incassati, per la maggior parte Tari non pagata. Quindi si parla anche di equità sociale a beneficio di tutta la collettività».
«I risultati sono il frutto della sinergia che il nostro territorio ha saputo costruire con Alia, Provincia e Comune di Prato - commenta Cristina Sanzò, assessore alla Città Curata-. I numeri delle segnalazioni e i controlli che ne sono scaturiti evidenziano che il trend complessivo è in discesa per gli abbandoni dei rifiuti, questo anche per la maggiore sensibilità dimostrata dai cittadini che adesso segnalano la presenza anche quando si tratta di pochi sacchi. C'è stata quindi una crescita collettiva, testimoniata anche dal fatto che nella nostra provincia la raccolta differenziata è al 73%. Il sistema che abbiamo scelto di costituire, in collaborazione con Alia e Provincia di Prato, si basa sull'utilizzo degli ispettori ambientali e sulla costruzione delle nuove isole ecologiche a servizio della città: attualmente il territorio di Prato dispone di 10 ispettori ambientali, un numero considerevole. Per quanto riguarda le isole ecologiche, ora siamo in fase di gara d’appalto per quello di via Paronese, mentre sta partendo l’iter burocratico per la struttura di viale Marconi, che rappresenterà anche un presidio di controllo per l’area».
Fonte: Alia - Ufficio stampa
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