Damone resta al suo posto, almeno per il momento. Il tribunale del riesame di Firenze, infatti, ha sospeso per 9 mesi il direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria di Careggi, Rocco Damone, indagato nell'ambito dell'inchiesta su presunte irregolarità nei concorsi di medicina. Tuttavia, i giudici hanno sospeso la misura, che diventerà effettiva solo se la corte di Cassazione confermerà la decisione.
In passato gip e riesame aveva negato l'interdizione per Damone, ma la Cassazione aveva annullato.
Per i giudici fiorentini, pur a seguito di un cambio della guardia ai vertici universitari (il rettore Luigi Dei e il prorettore all’Area medica, Paolo Bechi) “la presenza di Damone ha continuato a garantire la perpetuazione dello stesso sistema spartitorio degli incarichi universitari. La nomina di Rocco Damone quale successore di Monica Calamai — secondo il tribunale di Firenze — è stata voluta dai vertici dell'Ateneo al fine di assicurare continuità al sistema di incarichi universitari frutto di contrattazione tra i rappresentanti dei vari dipartimenti”.
Damoni, quindi, sarebbe stato “sistematicamente al corrente degli intendimenti dei vertici dell'ateneo dai quali non si è mai discostato”.
L'inchiesta era esplosa nel 2021 con 39 indagati, tra cui l'ex rettore Luigi Dei e l'allora prorettore Paolo Bechi, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e all'abuso d'ufficio.
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