Aumentano le ore di lavoro del Consiglio comunale di Empoli, dalle 84 del 2021 alle 103 del 2022. Il bilancio è stato fatto quest'oggi in municipio dal presidente del Consiglio comunale Alessio Mantellassi.
I meri numeri raccontano che sono state 17 le sedute del Consiglio comunale, 36 le interrogazioni tra scritte e orali, 23 le mozioni discusse di cui 15 approvate. Gli Ordini del Giorno sono stati 12 di cui 7 quelli approvati; le domande di attualità presentate sono state 3.
Le delibere approvate sono state 81, non tutte con approvazione della sola maggioranza di governo Pd-Questa è Empoli ma anche con maggioranze diverse su temi condivisibili.
Tra i temi più discussi per vari passaggi ricordiamo l'Eco Park di Ponte a Elsa, il polo di atletica di via Sanzio, il nido Stacciaburatta, il piano urbano di mobilità sostenibile (Pums in gergo), e molto altro.
Il lavoro non finisce qui, ma inizia già nelle 4 commissioni (Affari generali, territorio e ambiente, cultura e sport, bilancio), nella commissione Pari opportunità e negli uffici comunali, che Mantellassi ha ringraziato per il lavoro continuo e costante.
Menzione a parte la commissione di revisione dello statuto del Comune, nato nel 2002 e che dovrà trovare un aggiornamento ai tempi di oggi anche per gli strumenti di partecipazione come il referendum, chiesto da più parti in relazione alle vicende rigassificatore e multiutility.
La commissione di revisione è un po' una Costituente: è presieduta da Mantellassi, piuttosto che da un consigliere comunale di maggioranza o di opposizione, ha invece due vice che sono espressione delle due parti politiche. La commissione opera un lavoro di sintesi che "non deve avere strappi e forzature da una parte politica o dall'altra", afferma Mantellassi, che spera di arrivare a fine mandato consiliare con un regolamento rinnovato per intero.
Sul tema presenze, il Consiglio comunale di Empoli si è espresso incorporando la partecipazione online dei consiglieri con delle modifiche. Rispetto al periodo covid, le presenze online sono ammesse per motivi di emergenza (non viene chiesto il motivo, ma deve essere data comunicazione per tempo alla segreteria) e non più di 3 volte l'anno. Per le commissioni si rispetta una percentuale del 15%. Così da mantenere la modalità in presenza come predominante, senza però tornare al periodo pre-covid dove chi non poteva raggiungere il municipio veniva considerato assente, anche se avrebbe potuto partecipare da remoto.
Elia Billero
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