Abbiamo fatto tutto quello che era possibile per salvare i cinque lecci di Villa Bottini e infatti, come annunciato durante il sopralluogo della Commissione consiliare lavori pubblici, siamo riusciti, con il contributo dei tecnici agronomi, a salvare due delle cinque piante che tuttavia per consentire i lavori, sono stati fortemente ridotte nella chioma.
Questo è il massimo risultato che potevamo ottenere. Gli altri tre alberi sono in fase di abbattimento perché per l'incuria sono stati lasciati crescere indisturbati nel posto sbagliato, danneggiando il muro cinquecentesco che è un bene notificato dalla Soprintendenza e che non può essere modificato o eliminato nemmeno per un piccolo tratto. Lasciando i tre alberi non sarebbe stato possibile restaurare e ripristinare la sicurezza statica del muro che si trova per 30 cm fuori dal piombo delle sue fondazioni perché il muro è inclinato e la linea verticale delle fondamenta è oggi occupata dai fusti degli alberi stessi.
Voglio ricordare come il progetto di recupero del muro di cinta di Villa Bottini è una questione che prosegue da oltre 15 anni ed esattamente dal 2007 quando avvenne il disastroso crollo - fortunatamente senza vittime - della parte più settentrionale del recinto.
Quella parte è stata ricostruita nel 2016 e la precedente amministrazione ha approvato rispettivamente nel dicembre 2020 e nel dicembre 2021 il progetto definitivo di restauro e poi l'esecutivo del tratto più meridionale – quello su cui si sta aprendo il cantiere. Entrambi gli elaborati prevedevano l'abbattimento dei cinque lecci, fatto che era noto da oltre due anni. Chi nel dicembre 2021 non ha proferito parola sull'approvazione del progetto esecutivo oggi chiede a gran voce l'intervento prefettizio e pretende l'accesso agli atti su documenti che conosce benissimo perché prodotti quasi totalmente dall'amministrazione Tambellini!
L'amministrazione comunale si è mossa secondo le regole e in piena trasparenza adempiendo alle richieste della Soprintendenza che nel settembre 2020 si esprimeva favorevolmente chiedendo solo un approfondimento archeologico ed alcune prescrizioni e arrivando poi all'autorizzazione definitiva il 6 dicembre 2021. L'abbattimento che doveva essere realizzato a primavera 2022 è stato rimandato per non disturbare il periodo di nidificazione degli uccelli.
A luglio 2022, dopo l'insediamento, l'amministrazione Pardini ha verificato nuovamente con gli uffici tutte le possibilità, ha accolto e ascoltato più volte esperti, associazioni e semplici cittadini. Abbiamo incaricato un agronomo per valutare la possibilità di risparmiare due piante – cosa effettivamente messa in pratica - e per seguire le relative operazioni di potatura. Inoltre nel progetto di restauro del giardino finanziato dal PNRR sono già state previste le nuove messe a dimora di alberi a compensazione degli esemplari perduti.
L'assessore ai lavori pubblici del Comune di Lucca Nicola Buchignani
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