Imbrattata la sede del Consiglio regionale della Toscana

Brutto risveglio a Firenze per il Palazzo del Pegaso. La sede del Consiglio regionale della Regione Toscana di via Cavour è stata imbrattata con vernice gialla e rossa. Il fatto è avvenuto verso le 8 di domenica 12 febbraio.

Sul posto è arrivata la digos della questura di Firenze che ha individuato quattro persone, tre uomini e una donna. Fanno parte del gruppo Ultima Generazione. Intervenuti anche i carabinieri. Indagini in corso.

Giani: "Inaccettabile la dissacrazione"

“Stamani è stato imbrattato il Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale, simbolo della democrazia in Toscana. È stata unanime la condanna di tutte le forze politiche e ringrazio i partiti, i cittadini e le associazioni, per lo spirito di unità nel ripudiare questo gesto, testimoniando assoluta solidarietà alle Istituzioni della Regione. Ringrazio le forze dell’ordine che hanno identificato i responsabili. Fra le parole espresse dall’imbrattatura vi è la contestazione al rigassificatore di Piombino. Preciso con chiarezza e forza che non mi farò intimidire da nessuno nel portare avanti il mio compito di commissario dell’opera, che ci rende più indipendenti dal gas della Russia con 5 milioni di metri cubi l’anno. Un’opera realizzata secondo tutte le procedure previste dalla legge e come tale sento di interpretare il ruolo che mi è stato affidato. La Toscana è terra di civiltà, di confronto e rispetto delle idee altrui. Ma altresì è inaccettabile la dissacrazione dei luoghi simbolo della nostra libertà e partecipazione democratica”.

Così il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Nardella: "Gesto di violenza"

“Ringrazio Polizia, Carabinieri e Polizia municipale per essere intervenuti prontamente e aver individuato i responsabili. Questi gesti comunicano solo violenza e disprezzo per il patrimonio pubblico e le Istituzioni e vanno condannati senza esitazione”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella. Il Comune ha già allertato gli Angeli del bello e Alia per la ripulitura della facciata.

Meini (Lega): "Ferma condanna"

"A nome mio personale e di quello dei colleghi del Gruppo Lega - afferma il Consigliere regionale Elena Meini - desidero esprimere la ferma condanna per l’atto vandalico compiuto stamani sulla facciata del palazzo che ospita la sede del Consiglio regionale della Toscana. Un ennesimo gesto di sfregio del bene pubblico compiuto da persone che, di domenica mattina, non avevano di meglio da fare che imbrattare con vernice colorata una sede istituzionale. Non è certo in questo modo che si esprime il proprio dissenso e quindi ci auguriamo che gli autori vengano sanzionati in modo adeguato. Una “moda” quella di deturpare immobili in Italia, che deve finire".

Mazzeo: "Inaccettabile"

“Imbrattare un bene pubblico è un gesto inaccettabile che condanniamo con forza. Ancora più grave è farlo in una Istituzione come il Consiglio regionale della Toscana che è la casa di tutte le cittadine e i cittadini toscani”. Così il presidente dell’Assemblea legislativa della toscana, Antonio Mazzeo.

Il presidente aggiunge: “Non è con i gesti vandalici che si cambiano le cose: siamo sempre stati aperti al dialogo e al confronto e avremmo ascoltato, civilmente, anche le ragioni di chi ha messo in atto il gesto di stamani. A nessuno è mai stato detto no a un confronto o all'ascolto di legittime istanze. È e sarà sempre così come abbiamo dimostrato anche dedicando l'ultima Festa della Toscana all'articolo 21 e alla libertà di pensiero e di espressione”.

“Sappiamo bene – prosegue Mazzeo - che sull'ambiente è stato fatto ancora troppo poco e serve un coraggioso scatto in avanti. La nostra regione si sta dando obiettivi ambiziosi anche sulla transizione ecologica. Possiamo discutere e sappiamo, col contributo di tutti, di poter fare sempre meglio. Ma gettare vernice sulla casa dei toscani non aiuta il dialogo, non salverà il pianeta e non ci consentirà di ridurre le emissioni, aumentare l'energia pulita ed avere un pianeta meno inquinato”.

“Un ringraziamento, infine, - conclude - vogliamo rivolgerlo alle forze dell'ordine con cui siamo stati in contatto fin dal primo mattino e che hanno prontamente identificato gli autori del gesto”.

FdI: "Non ci faremo impressionare"

“Questa mattina la facciata del Palazzo del Consiglio regionale della Regione Toscana è stata imbrattata da dei vandali che si definiscono ambientalisti. Ringraziamo le forze dell'ordine per essere intervenute prontamente e aver individuato i responsabili. Condanniamo fermamente questi gesti che vanno nella direzione opposta alla tutela del nostro ambiente. Al fine di evitare l’effetto emulazione, dovremmo iniziare a pensare a pene più severe per coloro che imbrattano sedi istituzionali, monumenti pubblici e opere d’arte. Lo sfregio istituzionale, storico e artistico non deve essere un modo di esprimere il dissenso. Rifiutiamo ogni forma di dialogo con i soggetti che utilizzano metodi del genere.

Le istituzioni devono mantenere la schiena dritta di fronte ad episodi simili. Non ci faremo impressionare da gesti di questo tipo che, anzi, rafforzano ancora di più i valori fondamentali del nostro Stato” lo dichiara il gruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano (Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci, Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri).

M5S: "Le proteste hanno bisogno di ascolto"

"Se un episodio vandalico come l’imbrattamento di un palazzo storico, bene comune e casa dei cittadini toscani, non può che essere stigmatizzata, resta il fatto che le proteste dei giovani che da tempo segnano l’Italia e tutta l’Europa hanno bisogno di un ascolto sincero e un’azione decisa e concreta da parte di quelle istituzioni che sono l’oggetto dell’attacco.
I messaggi delle giovani generazioni ai decisori politici sono rimasti inascoltati per troppo tempo, col risultato di acuire le frizioni tra gruppi sociali e generazioni, oltre che tra cittadini e politica.
Non basta più applaudire alle migliaia di ragazze e ragazzi che come Greta Thunberg si riversano nelle piazze il venerdì per comunicarci il loro terrore di essere davvero l’”ultima generazione”: dobbiamo aprire quelle porte che oggi vediamo imbrattate, e farlo con reale apertura verso le loro istanze. Noi come M5S per questo ci saremo sempre".

Landi (Lega): "Chi è stato dovrebbe ripulire con le sue mani"

"Imbrattare la facciata di un palazzo storico, casa dei cittadini toscani, è un atto vandalico e i responsabili dovrebbero essere obbligati a ripulire con le loro mani. Dicono di averlo fatto per dire no al rigassificatore di Piombino, ma non comprendono che così danneggiano in primis proprio chi è contrario a quell’impianto. I comitati piombinesi e della Val di Cornia hanno più volte manifestato il loro dissenso ma mai superando i limiti della civiltà. A loro va il mio ringraziamento, non certo ai vandali di Ultima generazione".

Lo scrive il consigliere regionale della Lega Marco Landi.

Toscana Domani: "Inqualificabile"

"Imbrattare con della vernice un palazzo storico, sede di una istituzione come il Consiglio regionale, è un gesto inqualificabile e oltraggioso che niente ha a che spartire con l'ambientalismo e le lotte per la preservazione del pianeta" così Elisa Tozzi, presidente del gruppo misto-Toscana Domani.

Fossi (PD): "Sfidateci sui temi"

"Le sedi istituzionali non si imbrattano, perché sono le case di tutti i cittadini, non dei politici. Per questo è da condannare senza incertezze l'azione di stamani contro il palazzo del Consiglio regionale. La politica però non si può fermare qui: la transizione ecologica è una priorità anche per la Toscana, come ha giustamente ricordato l'assessora Monni”.

Così Emiliano Fossi, candidato alla segreteria del Pd toscano, commenta il gesto degli attivisti di Ultima Generazione, che stamani hanno lanciato vernice lavabile contro la sede del Consiglio regionale toscano.

“Agli attivisti dico: la vernice usatela per gli striscioni e sfidateci su tempi e modi della transizione ecologica. Il Pd che ho in testa – dice Fossi - non ha paura del confronto, anzi. Noi siamo qui e siamo pronti. Voi?”.

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