Intanto, dopo oltre 25 anni il direttore di urologia Franco Blefari va in pensione: “L’arrivo di tecnologie avanzate rappresenta per me un grande obiettivo raggiunto del quale vado fiero”
È operativo il Robot -assistito per la chirurgia mini invasiva arrivato nelle sale operatorie dell'ospedale Santo Stefano di Prato in prova visione. La nuova sofisticata piattaforma che coadiuva il chirurgo durante tutte le fasi dell’intervento è stata collocata nel presidio pratese in quanto ospedale baricentrico all’interno della rete ospedaliera dell’Asl Toscana centro.
Il robot, impiegato per interventi di chirurgia generale, urologia ed otorinolaringoiatria costituisce la più efficace alternativa agli interventi effettuati con le tecniche chirurgiche classiche.
Il primo intervento con la tecnica robotica è stato eseguito nei giorni scorsi su un giovane paziente affetto da tumore prostatico con risultati soddisfacenti.
In questo primo mese di attività sono in programma 15 procedure interventistiche complesse di prostatectomia robotica con un progressivo aumento a tutte le patologie di pertinenza urologica ed una ulteriore estensione alle discipline di chirurgia generale ed otorinolaringoiatria.
È un obiettivo prioritario dell’Azienda sanitaria l’abbattimento delle liste di attesa, ampliando l’offerta per i pazienti affetti da patologia oncologica.
Per l’attività di chirurgia robotica, coordinata dal dottor Graziano Vignolini è stato avviato un percorso di formazione che interesserà uno specialista per ogni centro urologico presente nei presidi ospedalieri dell’ASL Toscana Centro. Vignolini sarà affiancato dal dottor Andrea Gavazzi, della struttura di urologia dell’ospedale Santa Maria Annunziata, diretta dal dottor Niceta Stomaci.
“Coordinare la chirurgia urologica robotica nell’Azienda è per me motivo di orgoglio – ha detto Vignolini - Ben conscio dell’importanza del lavoro di equipe, ho trovato colleghi urologi, anestesisti e infermieri, di reparto e di sala operatoria, motivati ed estremamente professionali e ai quali va il mio primo ringraziamento per gli sforzi fatti fino ad oggi per iniziare il progetto “Robotico”. Un ringraziamento particolare va al professor Marco Carini e al Professor Sergio Serni che, dandomi fiducia, mi hanno formato come medico e dai quali ho imparato quanto mi era possibile di scienza e umanità.”
L’introduzione della chirurgia robotica rappresenta per l’ospedale Santo Stefano un ulteriore miglioramento dell’attività chirurgica che ha già un elevato livello di qualità. In questa prima fase gli interventi riguardano l’ambito della struttura di urologia diretta dal dottor Franco Blefari che dopo oltre 25 anni di attività lascia il timone della direzione per pensionamento.
”25 anni, un tempo lungo. Nel corso di questi ho lavorato insieme ai miei collaboratori per il buon funzionamento della Urologia dell’Ospedale di Prato - ha dichiarato Blefari. Insieme, abbiamo conseguito risultati clinici che ci hanno identificati come eccellenza assoluta e come centro di riferimento nazionale in particolare per la chirurgia Laser della prostata. Contemporaneamente, abbiamo affrontato cambiamenti organizzativi che ci hanno portato ad adeguare i nostri sistemi e i modi di pensare: l’intensità delle cure, l’unificazione delle vecchie USL, il trasferimento al nuovo ospedale, il COVID, solo per ricordarne le principali. Tutto questo, sempre senza perdere di vista i bisogni della popolazione, rispondendo alle esigenze dei pazienti.
Grazie ad una amministrazione attenta e collaborativa, siamo riusciti anche a mantenere il passo con l’adeguamento tecnologico. E finalmente, con grande soddisfazione medica, siamo riusciti ad ottenere che il nostro ospedale fosse dotato del robot chirurgico. Ciò rappresenta per me un grande obiettivo raggiunto del quale vado fiero. 25 anni dopo, dunque, il mio compito finisce qui, con quello che credo costituirà il punto di partenza per un futuro altrettanto positivo e proficuo dell’Urologia pratese e dell'area Toscana Centro, con i nostri pazienti che potranno essere trattati “in casa propria” con le tecnologie più avanzate. Qualcosa di cui vado particolarmente orgoglioso.”
“L'avvio dell'attività di chirurgia robotica all'Ospedale Santo Stefano - ha aggiunto il dottor Guglielmo Consales, direttore Anestesia e Rianimazione di Prato e dell'Area Anestesia e Rianimazione dell'Asl Toscana Centro- apre nuove possibilità di cura per la cittadinanza pratese e toscana, contribuendo anche alla riduzione delle liste d'attesa chirurgiche". Fanno parte dell’equipe del Dr. Consales le dottoresse Lucia Zamidei e Laura Campiglia, impegnata nella gestione anestesiologico-rianimatoria dei pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia robotica. "Questa tecnica chirurgica d'avanguardia" - chiosa Consales - apre straordinarie prospettive di sviluppo professionale e scientifico anche per gli Anestesisti Rianimatori."
Il dottor Stefano Michelagnoli, Direttore Dipartimento delle Specialistiche chirurgiche ha sottolineato: “L’attivazione di un’attività chirurgica robotica nella nostra azienda costituisce un ulteriore passo verso il fine di migliorare le cure e ridurre l’invasività, obiettivi del dipartimento chirurgico della nostra AUSL.”
“Esprimo una grande soddisfazione per l’opportunità che la Regione ha dato all’Azienda USL Toscana Centro permettendo di posizionare presso l’Ospedale Santo Stefano di Prato il robot Da Vinci - conclude il Direttore Generale, dottor Paolo Morello Marchese. Tale apparecchiatura rappresenta una svolta epocale nell’ambito della chirurgia. L’Azienda ha degli eccellenti chirurghi che devono essere valorizzati al meglio grazie alla tecnologia più avanzata.
L’occasione mi permette di rivolgere un grazie sentito e la mia riconoscenza al Dr. Blefari. La sua presenza è stata di grande valore professionale e umano e le sue doti hanno arricchito tutta l’AUSL Toscana Centro, dopo l’unificazione.
Il gruppo che è stato formato è di grande qualità e questo rende ancora più importante i 25 anni di lavoro del Direttore. Da parte mia e di tutta l’Azienda va il profondo ringraziamento a Franco.”
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