Giacomo Cucini, sindaco di Certaldo e consigliere della città metropolitana con delega alla
manutenzione della strada 429 “vecchia” (per differenziarla dalla variante della strada 429 di recente
costruzione), dovrebbe almeno rispondere alla cittadinanza, visto che gli alberi sono un patrimonio
comune.
Nuovi tagli di pini previsti, motivo: elevazione del manto stradale. Pini maestosi, belli, dritti e rigogliosi che hanno resistito alle ultime tempeste senza arrecare nessun danno, ma che vengono abbattuti come cannucce al vento.
Poco importa
- che gli alberi assorbano le polveri sottili
- che diminuiscano la temperatura della strada, soprattutto nelle estati torride che si prevedono
sempre più frequenti e più lunghe
- che un recente studio pubblicato da” The Lancet” affermi che avere il 30% in più di alberi abbatte
le morti da caldo del 40% poiché si tratta sì di un beneficio su scala locale, ma aiuta a spezzare
l’effetto isola di calore.
Vien da chiedersi come di fronte ad un minimo smottamento dell’asfalto parta immediatamente
l’autorizzazione all’abbattimento (motivato dalla sicurezza pubblica) senza neanche un tentativo di
trovare una soluzione diversa.
Presto detto: non esiste un piano del verde a nessun livello amministrativo sia esso locale provinciale
che regionale (salvo poche eccezioni), strumento essenziale per la catalogazione, la cura e la
preservazione di questo essenziale patrimonio comune e soprattutto senza trasparenza d’intenti.
Sembra strano che la messa in sicurezza della strada si realizzi solo con l’abbattimento degli alberi.
Sulle strade della provincia, si trovano sporcizia e rifiuti, avvallamenti dovuti a frane e smottamenti del terreno, guard rail vecchi e mancanti, spesso arrugginiti, sterpaglie facilmente infiammabili, buche ed asfalto vecchio.
Viene da chiedersi cosa ci sia sotto l’accanimento così forte contro gli alberi? In altre realtà il problema dell’elevazione del manto stradale è stato affrontato con interventi risolutivi veloci ed economici, mentre per fare alberi come i nostri meravigliosi pini occorrono 70/80 anni.
Oltretutto, nel 2018 la Città Metropolitana ha commissionato allo Studio Niccolini di Certaldo di
redigere una relazione sugli 804 alberi presenti sulla strada 429 “vecchia”. In tale relazione veniva
accertata, fra l’altro, la necessità di cura e manutenzione di alcuni degli alberi presenti bordo strada.
In realtà non è stata fatta manutenzione su nessun albero, attualmente degli 804 alberi esistenti nel
2018 ne sono rimasti meno della metà e saranno destinati ad essere abbattuti tutti se si continua
con questa logica che va in controtendenza a quanto gli esperti sul clima ci dicono.
Oltretutto se la Città Metropolitana ha così poca cura e interesse del suo patrimonio arboreo, viene
da chiedersi il perché sia stato commissionato uno studio che è costato un’ingente somma di denaro
pubblico. Una riflessione anche sul paesaggio segnato spesso lungo le nostre strade da filari alti di
pini marittimi oggi condannati da ragioni soprattutto economiche (rifacimento di manto stradale),
paesaggio ormai connotato da questa specie non autoctona (oggi secolare).
Il M5S dice basta a questo modo di gestione del patrimonio arboreo che evidenzia un disinteresse
totale e un accanimento contro l’unica fonte di ossigeno che abbiamo per contrastare la CO2.
Sarebbe auspicabile sapere se questi pini verranno abbattuti dopo una relazione tecnica fatta da specialisti che certifichi autorevolmente che l’abbattimento sia l’unica strada percorribile, cosa che non è stato possibile controllare a causa della reticenza degli Amministratori.
Chiediamo a Cucini perché non risponde mai a nessuna richiesta di chiarimenti fatta da cittadini preoccupati nel vedere distruggere questi stupendi alberi. Dove possiamo visionare la relazione tecnica che ne autorizza il taglio? E’ a conoscenza che in altre realtà si agisce con metodi diversi dal taglio visto che l’art. 9 della Costituzione prevede la tutela dell’ambiente?
Fonte: M5S Empolese Valdelsa
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