Terremoto Siena, tre scosse in 7 minuti: magnitudo 3.5

Scosse di terremoto a Siena nell'arco di due minuti. Alle 21.51 una scossa di 3.5 di magnitudo con epicentro nel cimitero de Valli, alle 21.53 un'altra scossa di magnitudo 2.4 nei presi dell'istituto Sarrocchi. Non si segnalano al momento danni. Una terza scossa alle 21.58 si è ripetuta della stessa magnitudo 2.4, con epicentro Fontebranda. I rilevamenti Ingv continuano a dare notizia di ulteriori scosse.

Aggiornamento 9 febbraio

Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 2.8, è stata registrata alle 8.19 del 9 febbraio con epicentro a 2 km da Siena, a una profondità di 8 km. Poco prima, alle 8:14, registrata una scossa di magnitudo 2.2.

"Il nostro sistema di Protezione Civile è pienamente operativo. Da quella più forte di magnitudo 3.5, sono state quasi 40 nella notte. I tecnici stanno procedendo nelle verifiche agli edifici. Grazie a tutte le donne e uomini impegnati al servizio della comunità, restiamo vigili" scrive il governatore Eugenio Giani.

Terremoto Siena, gli aggiornamenti dal Comune

Il Comune di Siena è in allerta con i propri uffici, in particolare Polizia Municipale e Protezione Civile, per le scosse di terremoto che sono state registrate fra ieri sera, mercoledì 8 febbraio, e questa mattina, giovedì 8 febbraio.

Si raccomanda, nel caso si voglia uscire dalla propria abitazione, di recarsi in spazi aperti. Seguendo le indicazioni della protezione civile (https://www.protezionecivile.gov.it/it/approfondimento/in-caso-di-terremoto) si raccomanda in particolare: se si è in luogo chiuso cercare riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave perché può proteggere da eventuali crolli; ripararsi sotto un sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero cadere addosso; non precipitarsi verso le scale e non usare l’ascensore. Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedire di uscire; se si è in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi; se si è all’aperto, allontanarsi da costruzioni e linee elettriche; stare lontano da impianti industriali e linee elettriche; evitare di andare in giro a curiosare e raggiungere le aree di attesa individuate dal piano di emergenza comunale; evitare di usare il telefono e l’automobile. E’ necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare i soccorsi.

Dopo il terremoto: assicurarsi dello stato di salute delle persone attorno a te. Così si aiuta chi si trova in difficoltà ed si agevola l’opera di soccorso; non cercare di muovere persone ferite gravemente; uscire con prudenza indossando le scarpe; raggiungengere uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.

Il sindaco Luigi De Mossi e la giunta, in particolare l’assessore alla protezione civile Francesca Appolloni, assieme al comandante della Polizia Municipale, stanno monitorando la situazione.

Nella giornata di ieri, fin dalle prime scosse registrate sul territorio, il sindaco ha effettuato le prime valutazioni sia dalla sala della protezione civile “Giancarlo Rossetti” in strada di Cerchiaia, sia da quella provinciale presso il Comando dei Vigili del Fuoco in località Ruffolo, assieme alle altre autorità cittadine e territoriali.

Per la giornata di oggi De Mossi ha firmato ieri sera l’apposita ordinanza per la chiusura delle scuole e dei musei cittadini. Chiuse anche le altre scuole di ogni ordine e grado, così come le Università. In queste ore le squadre della Polizia Municipale e della Protezione Civile stanno anche effettuando un monitoraggio sulle strade e sulle strutture comunali. Negli edifici scolastici sono presenti i dirigenti.

L’amministrazione comunale desidera ringraziare fin da oggi i volontari che, pur in un momento di difficoltà, hanno lasciato le proprie famiglie per mettersi a disposizione della comunità.

 

 

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