Si è tenuta oggi presso l’ospedale San Jacopo di Pistoia, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani e di altre figure istituzionali, la presentazione delle linee programmatiche che le Aziende Sanitarie dovranno recepire nei prossimi quattro mesi, per ridisegnare l'architettura della nuova assistenza socio-sanitaria territoriale. Il commento della Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, a margine dell’evento.
Per Galletti “La rimodulazione del servizio di soccorso con un medico a bordo di un mezzo proprio, quindi non sull’ambulanza, è un risparmio per la Regione più che un miglioramento del servizio per i cittadini. Di fatto c’è una riduzione di personale alla base di questo ragionamento, e tre anni di tempo già annunciati, salvo eventuali ritardi, per l’efficientamento del sistema. Si modula in corsa verso il pieno regime” osserva Galletti che senza mezzi termini spiega che “Rientra nello stile di chi governa questa Regione navigare a vista sui temi e farsi tirare per la giacchetta dalla Corte dei Conti. Quello che però non è accettabile è farlo sulla pelle dei cittadini.”
Riguardo il Fascicolo Elettronico Galletti chiarisce come "Dopo quasi sei anni di inazione dalle nostre prime richieste, persino derise in Aula in alcune occasioni, adesso dicono improvvisamente ai cittadini toscani che stanno finalmente promuovendo un sistema informatico unico e completo per gestire i dati sanitari. Siamo felici che questo importante tema sia finalmente preso in considerazione: semplificherà la vita ai pazienti e al personale sanitario. Adesso che i nostri atti sono diventati di moda, finalmente adottano il 'Fascicolo Elettronico', ma dov'erano tutti questi anni?" si domanda la cinquestelle.
Sulla modulazione del servizio di guardia medica, per la Capogruppo M5S, ci sarebbe tanto da dire. “Intanto, come nel caso del soccorso con ambulanza e automedica, si va verso una riduzione dei costi, che si traduce principalmente in una riduzione generalizzata dell’offerta ai cittadini.
Inoltre pare che il servizio di continuità assistenziale notturno (dopo le 24) rimarrà per chi abita in quei territori dove le chiamate sono più numerose e i collegamenti sono più complicati, o nelle aree dove i flussi turistici determinano un grosso incremento della popolazione. Bene, ma non poteva essere altrimenti” spiega la pentastellata. “Parliamo di territori che hanno già grandissime criticità, e che avrebbero necessità di un incremento dell’offerta in salute: la Val di Cecina, la zona della Montagna Pistoiese, l’Elba e le altre isole, ad esempio. Ridurre ulteriormente i servizi in queste zone avrebbe un effetto drammatico” spiega la cinquestelle.
“Impossibile immaginare che si possa arrivare a tanto. E tutte queste località, guarda caso, sono anche le stesse che da anni sono in rivolta contro la Regione per il mantenimento della piena funzionalità dei loro presidi sanitari locali".
“La Giunta ha persino annunciato che i ‘piccoli ospedali saranno valorizzati, ritagliando su ciascuno di loro una specializzazione’. Questo veniva dichiarato anche quando la Regione intendeva tagliare i servizi sui piccoli presidi, e costringere così i cittadini dei territori più periferici ad una sorta di nomadismo sanitario verso i grandi centri di cura. Questa intenzione permane?” si domanda Galletti “Perché noi lo abbiamo chiesto più volte in Aula di Consiglio Regionale, ma la risposta è sempre stata insoddisfacente. Stimolati dalla novità annunciate a Pistoia interrogheremo nuovamente la Regione” conclude “ e speriamo che questa volta le risposte siano esaustive e le azioni di questa Giunta conseguenti alle tante belle parole spese.”
Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale della Toscana.
Fonte: Ufficio Stampa
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