Carnevale Medievale Sancascianese, fervono i preparativi delle 5 contrade

Altro che secolo buio…il Medioevo non è mai stato così luminoso e vitale. Il 2023 sarà l’anno della rinascita per il Carnevale Medievale sancascianese che, dopo la pausa dettata delle restrizioni della pandemia, tornerà ad esprimersi per le vie del centro storico e lungo le mura del paese in tutta la sua carica vitale ed artistica.

Esplode la gioia di riapparire nella sfilata variopinta e nella contesa drammaturgica, un crescendo emozionante a colpi di scena che mira alla conquista della chiave della città. Rifiorisce il genio locale, il talento e l’inventiva della comunità, impegnata a creare storie, musiche e danze che fanno spettacolo, a scrivere narrazioni teatrali che invitano il pubblico a compiere un viaggio, ad ingegnare carri ed effetti scenografici.

Le cinque contrade Gallo, Cavallo, Giglio, Leone e Torre, capitanate rispettivamente da Larissa Frosali, Andrea Paliotto, Giulio Nesi, Alessio Batistini e Andrea Castrucci, sono all’opera. Vibrano penne e idee. Ciascuna, con il proprio entourage di cittadini-artigiani, è concentrata ed emozionata all’idea di potersi esibire il prossimo 26 marzo, pronta a gareggiare sul palcoscenico naturale di piazza della Repubblica animata da uno stuolo di attori, musicisti, ballerini, sceneggiatori, drammaturghi, artisti di strada, narratori.

Fervono i preparativi nei cantieri che le contrade condividono in un unico capannone in località Ponterotto. Tra pennelli e barattoli colorati, oggetti di scena e passi di danza, il tuffo nella cultura e nelle atmosfere magiche e incantate del Medioevo sta lentamente delineandosi. E’ il carnem levare di San Casciano, un pozzo da cui affiora un sogno collettivo, una luce che brilla nel cielo del volontariato per il ritorno di un’immagine corale che prende forma, un tableau vivant di manifattura chiantigiana che nasce per rovesciare la realtà e raffigurare vizi e virtù del mondo umano.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione Contrade Sancascianesi, presieduta da Ilena Cappelli, in collaborazione con il Comune, la Pro Loco, il Centro commerciale naturale La dolce Gita e il contributo di ChiantiBanca.

Tra un incontro e l’altro, nel corso della maratona organizzativa, i capicontrada svelano le prime carte, annunciando, anche se in forma riservata e sintetica, i temi che affronteranno. “Attingeremo al repertorio fiabesco – fa sapere Larissa Frosali del Gallo - con una storia che si ispira alle vicende di un gatto battagliero”.

“Il Cavallo - aggiunge Andrea Paliotto - farà riemergere dal passato la vita e le opere di Santa Caterina da Siena”. “Il Giglio volgerà lo sguardo verso il cielo – prosegue Giulio Nesi - metterà in scena uno spettacolo che ha per protagonista un medico medievale tra scienza e magia”. “L’agricoltura è il tema scelto dal Leone - precisa Alessio Batistini – dedicheremo una particolare attenzione alla tecnica della rotazione triennale”. “La Torre rievocherà la nascita della notazione musicale - sottolinea Andrea Castrucci - una colonna sonora universale che vale in ogni tempo della vita, simbolo di pace, unità e cooperazione”.

“Il Carnevale medievale di San Casciano è motivo di orgoglio per la nostra comunità e per l’Italia intera – dichiara il sindaco Roberto Ciappi - è nato più di dieci anni fa come progetto di comunità che gradatamente, edizione dopo edizione, è cresciuto nei numeri, nel livello sempre più esteso della partecipazione locale fino a coinvolgere un migliaio di cittadine e cittadini di ogni età, è diventata una festa collettiva che ha saputo attrarre importanti flussi turistici, sviluppare e stimolare un profondo senso di appartenenza alla conoscenza e alla valorizzazione delle origini storiche del paese”.

“Quest’anno ripartiamo e rilanciamo l’evento – afferma la presidente Ilena Cappelli - con tutto l’entusiasmo e l’energia con cui ha preso vita – incalza - e dopo la lunga battuta di arresto causata dalla pandemia la rievocazione storica necessita di forze ed energie volontarie che possano dare il loro piccolo grande contributo perché San Casciano, città del carnevale storico, ispirato al Medioevo, possa continuare la sua tradizione, rispettosa del passato ma proiettata verso il futuro, da valorizzare come un importante tassello del patrimonio culturale italiano e dell’identità territoriale, invitiamo i cittadini e le cittadine a farsi avanti”.

“La funzione sociale della manifestazione, – conclude il sindaco Ciappi - partita da un’idea semplice e autentica che voleva mettere al centro la creatività, le abilità, le passioni e le tradizioni popolari del territorio sancascianese si è innestata in un percorso di ricerca e approfondimento culturale che ha offerto un’opportunità di crescita e di aggregazione per tutte le realtà coinvolte, in primis i contradaioli che sono l’anima della macchina organizzativa e artistica, le associazioni, gli operatori economici, le scuole, l’intera comunità”.

Intanto l’associazione delle Contrade Sancacianesi scalda i motori con un’allegra anticipazione tra balli e musica dance. E’ la festa in maschera che si terrà sabato 18 febbraio dalle ore 21.30 nel tendone allestito nel Parco del Poggione. L’iniziativa “Sancarnival party”, patrocinata dal Comune, decreterà le maschere più belle, più originali, le maschere di gruppo più convincenti. La serata sarà animata al mix da Dj Djamma e D&J brothers. Info: Contrade Sancascianesi su Fb.

 

Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino

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