Dalle tensioni familiari, trascinate fino in tribunale, ai fenomeni di bullismo e stalking, fino ai contrasti sociali, che possono sfociare in situazioni destabilizzanti: da dove nasce il crescente livello di conflitto che pervade la nostra società? E come possiamo ricomporre le fratture? Progetto Itaca Firenze, associazione onlus impegnata da anni per la prevenzione e la sensibilizzazione nell’ambito della salute mentale, prova a dare alcune risposte con il ciclo di incontri “Il conflitto e la psiche”, tre appuntamenti aperti al pubblico al Teatro della Pergola (17 febbraio, 3 marzo, 17 marzo). Chiamando sul palco personaggi di spessore in campi diversi e trasversali, quali il giornalista e autore Federico Fubini, la docente universitaria di Diritto commerciale ed esperta di mediazione Paola Lucarelli, il professore di Filosofia del linguaggio e della mente Felice Cimatti, la neuropsichiatra infantile Anna Nicolò, la presidente nazionale dell’Associazione Mediatori Familiari Federica Anzini, la pedagogista Rachele Furfaro, la ricercatrice e mediatrice di conflitti sociali Anja Baukloh, ma anche la vicesindaca di Firenze Alessia Bettini e l’assessore al welfare Sara Funaro.
Il comitato organizzatore è formato da Stefano Calamandrei, psichiatra Ordinario con Funzioni di Training SPI, in qualità di responsabile scientifico e da Valeria Angeli e Sara Piccolo, volontarie di Progetto Itaca Firenze. La rassegna si avvale del patrocinio del Comune di Firenze, della Società Italiana di Psicanalisi e dell’Associazione Italiana dei Mediatori Familiari e del contributo di Fondazione CR Firenze e di Nextam Partners SIM. Tre gli appuntamenti in programma, per andare a fondo nelle radici del conflitto in ambito sociale, ma anche familiare e scolastico-giovanile (ingresso libero, prenotazione consigliata online: https://www.eventbrite.it/e/526309785737).
Il ciclo di incontri si inserisce nelle attività condotte da Progetto Itaca sul territorio dal 2011 ad oggi, allo scopo prima di tutto di prevenire, sensibilizzare e combattere lo stigma, il pregiudizio e la disinformazione che ancora circondano la salute mentale, nonostante la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità abbia sancito che si tratta di una componente essenziale della salute in generale.
“Le riflessioni culturali sui temi relativi allo stigma non sono solo una questione di salute mentale, ma qualcosa di molto più complesso che affonda le sue radici in molteplici aspetti disfunzionali dell'individuo e della società”, dichiara Stefano Calamandrei.
Ad oggi Progetto Itaca Firenze ha coinvolto 1250 studenti in attività di prevenzione, formato 250 volontari attraverso 9 corsi ad hoc, ma anche 200 familiari di persone che soffrono di malattie mentali, grazie a specifici percorsi. Il Club Itaca, programma diurno di riabilitazione per lo sviluppo dell'autonomia socio-lavorativa dedicato a giovani (tra i 20 e i 45 anni) con una storia di disagio psichico, conta oggi su 94 iscritti che hanno avuto l’opportunità di partecipare a 70 esperienze di lavoro, alcune delle quali si sono concretizzate in contratti a tempo indeterminato. Recentemente è stata attivata anche la linea d’ascolto Faro Itaca, rivolta a parenti e amici di persone affette da malattie psichiatriche.
Fonte: Ufficio Stampa
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