Sono più di 54 mila le famiglie toscane in povertà assoluta, con una crescita contenuta, durante la pandemia, grazie ai trasferimenti pubblici emergenziali. Un numero che, in assenza di interventi efficaci di contrasto a povertà e disuguaglianza, potrebbe tornare a crescere nel 2023 a causa di inflazione e caro-vita, soprattutto nelle periferie delle nostre città.
Parte da questo contesto l’incontro, aperto al pubblico, in programma il 1 febbraio a Firenze dalle 9.30 - presso la Sala della Chiesa del Fuligno, in via Faenza, 48 - con la partecipazione dell’assessora della Regione Toscana al welfare Serena Spinelli, l’assessora all’educazione, welfare e immigrazione del Comune di Firenze Sara Funaro, il direttore generale di Oxfam Italia Roberto Barbieri e Francesca Savi di Burberry. Previsti inoltre nel corso della mattinata i saluti del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Una tavola rotonda tra le istituzioni, le aziende e le associazioni che con Oxfam hanno realizzato il progetto “Nessuno escluso”, finanziato per cinque anni da Fondazione Burberry. Un’occasione per confrontarsi sulle priorità nella lotta alla povertà e all’esclusione del prossimo futuro, traendo le conclusioni di quanto fatto fino a oggi, con l’obiettivo di non disperdere competenze e risorse, sviluppate nel tempo, ma anzi di rafforzare un’alleanza in grado di mettere a sistema le buone pratiche necessarie a rispondere ai crescenti bisogni sul territorio.
A fianco dei più fragili: le attività messe in campo
L’intervento ha infatti portato un aiuto concreto a oltre 20 mila cittadini toscani in difficoltà negli ultimi 5 anni: garantendo l’accesso ai servizi socio-sanitari e alle misure di sostegno al reddito, aiutando nella ricerca di lavoro, offrendo opportunità di dopo-scuola e attività ricreative per i bambini sostenendo i cittadini stranieri nel percorso di regolarizzazione e ricongiungimento familiare e molto altro.
Un impatto sociale tre volte superiore alle risorse investite
Grazie al sostegno di Fondazione Burberry il progetto ha consentito di costruire e rafforzare negli anni le attività e servizi erogati attraverso la rete dei Community Center in 3 province toscane. Producendo un rilevante impatto sociale - fotografato nell’analisi realizzata dal centro di ricerca ARCO - che sarà presentata nel corso della mattinata. Analisi che evidenzia come per ogni euro investito, ne sono stati generati 3,47 in termini di valore sociale.
Ciò ad esempio ha significato: permettere a oltre 13 mila adulti e bambini fragili, che si sono rivolti ai Community Center di non restare indietro; garantire a oltre 7 mila persone più vulnerabili di poter usufruire lo stesso dei servizi, grazie al lavoro delle facilitatrici di comunità, operatrici attive nell’intercettare i bisogni degli utenti, anche all’interno degli altri spazi pubblici dei diversi quartieri. Migliorando allo stesso tempo l’accesso alle opportunità offerte dal territorio per più di 200.000 persone. Basti pensare che il 95% dei cittadini che si sono rivolti ai Community Center ha dichiarato di conoscere meglio le opportunità presenti nella loro città e di riuscire adesso ad accedervi.
La rete dei partner
Un risultato raggiunto grazie al lavoro di rete realizzato con il consorzio Martin Luther King presso il quartiere de Le Piagge a Firenze; l’associazione il Piccolo Principe e ASEV a Empoli; le cooperative Cieli Aperti e Pane e Rose a Prato; la cooperativa Macramè a Campi Bisenzio.
“Quanto realizzato sino ad oggi rappresenta solo un punto di partenza, abbiamo ancora molte sfide da affrontare. Con i nostri partner continuiamo a portare un aiuto concreto a migliaia di persone che rischiano ogni giorno di restare ai margini nelle nostre città. – ha detto Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia – Molte famiglie in questo momento non riescono a far fronte alle spese essenziali, vedono il loro salario eroso dall’inflazione: quasi 2 milioni sono in povertà assoluta in Italia e decine di migliaia in Toscana. In 16 anni è raddoppiato il numero di famiglie con un livello di spesa insufficiente a garantirsi uno standard di vita accettabile. Di fronte a tutto questo è quindi necessario, a partire da un territorio come la Toscana e dall’esperienza molto positiva realizzata con Burberry, rafforzare un lavoro comune tra terzo settore, settore privato e istituzioni che oggi più che mai sono chiamate a dare risposte efficaci per contrastare l’aumento della povertà a cui potremmo assistere nei prossimi mesi”.
Dal contrasto alla crisi occupazionale e all’abbandono scolastico, all’accesso ai servizi socio-sanitari per i più vulnerabili: l’impegno di Oxfam nei prossimi mesi
Con l’obiettivo di sostenere il crescente numero di cittadini toscani che rischiano di restare indietro, Oxfam continua a rafforzare alcuni interventi nei diversi territori dove è attiva la rete dei Community Center, grazie al progetto “Nessuno escluso”.
A Firenze, è da poco partito un progetto – finanziato dal Centro di Salute Globale dell’AOU Meyer, in paternariato con il Consorzio Martin Luther King - in aiuto delle famiglie vulnerabili con bambini e adolescenti che vivono nel quartiere delle Piagge, attraverso l’apertura di uno sportello di orientamento ai servizi all’interno della Casa della Salute, che supporta il personale socio-sanitario nella presa in carico di vulnerabilità. Un servizio rivolto in particolare alle famiglie straniere, grazie al lavoro delle facilitatrici di comunità di lingua albanese e cinese.
A Empoli, lo sportello Donyasso - in collaborazione con ASEV e con il sostegno del Comune di Empoli – offre servizi di orientamento per l’accesso ai servizi socio-sanitari ed educativi per i cittadini dell’Unione degli 11 comuni della Valdelsa.
A Prato e Campi Bisenzio – con le cooperative Macramè, Cieli Aperti e Pane e Rose – è stato attivato un servizio che offre occasioni di formazione e lavoro al sempre più alto numero di giovani che non sono impegnati in nessuno di questi ambiti, i cosiddetti NEET.
Presso il Community Center di Arezzo continua il lavoro per garantire l’accesso a migliaia di cittadini in difficoltà ai servizi sociali e abitativi offerti dal territorio, per l’inserimento scolastico dei bambini, per la regolarizzazione e l’integrazione dei cittadini stranieri. Un servizio che negli ultimi mesi è stato rafforzato grazie all’apertura dello sportello che - in collaborazione con Progetto 5 e CIA - offre un aiuto per la ricerca di lavoro e le opportunità di formazione professionale, in risposta alla crisi occupazionale sul territorio.
A Cecina – grazie alla collaborazione con la Società della salute Valli Etrusche e Arci solidarietà – l’intervento è invece rivolto principalmente ai cittadini stranieri, che vengono supportati nelle procedure di rinnovo dei permessi di soggiorno, ricongiungimento familiare e integrazione.
Fonte: Oxfam Italia
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