Ricordando Castellani e i deportati, il Giorno della Memoria a Montelupo

Franco Castellani ricorda il padre Carlo

"Sterminati & deportati" questi gli appellativi ruvidi che annunciano il tema di fondo delle iniziative promosse dall’Amministrazione comunale e che lega il 27 gennaio, giorno della memoria, all’11 febbraio, giorno del ricordo, all’8 marzo, data in cui nel 1944 vennero deportati nei campi di concentramento più di 20 nostri concittadini, assieme ad altre decine dell'Empolese-Valdelsa e della Provincia di Firenze.

«Il 27 gennaio 1945 quando venne liberato il campo di concentramento di Auschwitz il mondo spalancò gli occhi sull’orrore dell’olocausto, occhi che mai e poi mai dovremo chiudere. I testimoni diretti sono quasi tutti scomparsi, spazzati via dall’età e dalla pandemia, e anche i loro familiari sono oggi anziani. Serve quindi un nuovo impegno collettivo e costante da parte delle istituzioni rivolto in primo luogo alle nuove generazioni. Gli sforzi di Montelupo sono quasi totalmente indirizzati verso gli eventi storici che hanno toccato direttamente il nostro territorio: la deportazione del marzo e del luglio, e il passaggio del fronte nell’estate, sempre del 1944. Curare ferite così prossime e non risarcite, facilita il coinvolgimento dei ragazzi, non dimenticando però le essenziali ricorrenze previste a livello nazionale e internazionale», afferma l’assessore alla memoria Lorenzo Nesi.

Si parte giovedì 26 gennaio alle ore 21 con la proiezione al MMAB aperta a tutti e gratuita del film “Anthropoid” che racconta, in maniera puntuale l'attentato del 27 maggio del 1942, da parte di un gruppo di patrioti cecoslovacchi, contro Heydrich. Reinhard Heydrich era in pratica il n.3 del regime nazista, dopo Hitler e Himmler (ma destinato probabilmente a sopravanzare quest'ultimo) e la mente strategica dello sterminio del popolo ebraico. Fu l'unico gerarca di altissimo livello eliminato durante la guerra.

Il giorno successivo, il 27 gennaio, sono previste per i ragazzi della scuola secondaria due proiezioni del film “Jo Jo Rabbit” di Taika Waititi, 2019, che cerca con una lettura ironica di tessere una tela di riappacificazione tra due ragazzi che da posizioni opposte, scoprono che amore e amicizia possono essere più forti dell'odio razziale.

Sia per il giorno della Memoria che per quello del Ricordo le bandiere del Municipio saranno poste a mezz’asta.

Più articolato il programma legato all’8 Marzo 1944 con cerimonie istituzionali, la richiesta ai parroci di suonare le campane a morte il 7 marzo alle 22, ora in cui iniziarono i rastrellamenti e, un’ora prima, alle 21, l'appuntamento coi familiari dei deportati presso il cippo a loro dedicato sul cimitero del Castello. Lì con le torce accese, deporremo una corona, e ascolteremo in silenzio il suono delle campane.

Per i ragazzi della scuola si terrà anche una nuova rappresentazione teatrale dello spettacolo di Andrea Mancini “Anna Frank giocava a calcio”, dedicato a Carlo Castellani, bomber dell’Empoli calcio, oltre a incontri classe per classe coi familiari dei deportati.

Vi saranno due trekking urbani della memoria, sia dedicati agli studenti che alla cittadinanza, e la presentazione del libro “La strage del Masso delle fate” di Nicola Coccia, che racconta di una fatto avvenuto qui vicino a noi, nei pressi della stazione di Carmignano sul fiume Arno.

Infine proietteremo dopo tanti anni, giovedì 9 marzo alle 18.30 sempre al MMAB, il documentario “Come ladri nella notte”: un documento ormai storico sulla deportazione, con le testimonianze di diversi deportati e di loro familiari che non sono più con noi.

Quest’anno, in ultimo, dopo la lunga e forzata pausa di tre anni dovuta alla pandemia, riprenderanno i viaggi studio ai campi di concentramento nell’attuale Austria.

Dal 3 all’8 maggio, 18 studenti della scuola secondaria di primo grado “Baccio da Montelupo”, assieme a molti altri della piana empolese e ai familiari dei deportati, visiteranno i luoghi dove tanti cittadini del nostro territorio furono assassinati e patirono pene dell’inferno, privati dei loro diritti essenziali: Mauthausen, Gusen, Hartheim, Ebensee.

Il pellegrinaggio esalterà nuovamente l’importanza del contatto diretto con le terre dove avvenne la tragedia, con il coordinamento dell’Associazione nazionale deportati e l’aiuto dei professori e della dirigente scolastica del nostro Istituto comprensivo.

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio stampa

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