Non è avvenuto in Toscana l'arresto del super latitante Matteo Messina Denaro, tra gli ultimi 'intoccabili' della mafia arrestato oggi, a 30 anni dalla cattura di Totò Riina. Infatti i carabinieri del Ros lo hanno trovato a Palermo, in una clinica privata dove si stava sottoponendo a delle cure.
Ma in Toscana Messina Denaro c'è stato, più volte, sempre protetto dalla malavita organizzata e in perfetto anonimato.
Matteo Messina Denaro: si sottopose a dialisi in Toscana
Nel 2018 il periodico L'Espresso rivelò che un quarantenne toscano aveva incontrato proprio il boss al porto di Palermo e in un appuntamento in Toscana.
Nell'articolo si racconta come Messina Denaro ha soggiornato a Pisa negli anni tra il 2005 e il 2006, sottoponendosi persino a una dialisi in una clinica di zona. Le condizioni di salute sono sempre state precarie per luio, ma ciò non lo ha limitato negli spostamenti e soprattutto nello sfuggire alle catture.
A coprirlo pare anche un intervento di chirurgia plastica al volto e ai polpastrelli, per sfuggire al riconoscimento delle forze dell'ordine.
Un altro collegamento con la Toscana di Matteo Messina Denaro è la condanna alla strage dei Georgofili di Firenze, avvenuta nel 1993. Il capomafia è stato condannato all'ergastolo per questa e per tantissime altre azioni di mafia.
Sempre nel 1993, la sua apparizione in pubblico prima di darsi alla latitanza: in vacanza a Forte dei Marmi ad agosto, con i fratelli Graviano.
Giani: "Un bel giorno per la Repubblica"
“Oggi è un bel giorno per la Repubblica e il primo pensiero non può che andare alle vittime della strage dei Georgofili e alle loro famiglie. L’arresto di Messina Denaro è un grande risultato per lo Stato e per i suoi servitori, magistrati e forze dell’ordine, ed un motivo di orgoglio per tutta la comunità nazionale. ”. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commenta con grande soddisfazione la fine della lunga latitanza del boss mafioso.
Plauso all’azione della Procura di Palermo e ai Carabinieri anche da parte dell’assessore a legalità e sicurezza, Stefano Ciuoffo: “E’ una grande notizia – sottolinea- che potrà dare nuovo slancio all’impegno delle istituzioni e della società tutta contro la criminalità organizzata. La Toscana, ferita dallo stragismo mafioso e insidiata dai tentativi di infiltrazione, farà fino in fondo la sua parte”.
Il plauso alle forze dell'ordine dai familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
L’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili di Firenze, appresa l’ottima notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro - boss mafioso super latitante da 30 anni e responsabile tra l’altro delle stragi eversive dell’ordinamento costituzionale del 1993 tra cui anche quella di Firenze - esprime la propria soddisfazione e il proprio plauso alle Forze dell’Ordine e in particolare al ROS.
L’Associazione si augura, proprio nell’anno che vedrà il ricordo e la commemorazione del trentennale della Strage di Via dei Georgofili del 27 maggio 1993, che l'Autorità Giudiziaria faccia un ulteriore passo in avanti nell’accertamento penale dei mandanti e dei concorrenti morali delle stragi eversive di quegli anni:
“Sono evidentemente venute meno le coperture di cui godeva ormai da 30 anni il superlatitante mafioso Matteo Messina Denaro, condannato all’ergastolo anche per l’omicidio dei nostri familiari – commenta il Presidente dell’Associazione Luigi Dainelli – e questo ci lascia ben sperare che a questo punto possano emergere nuove informazioni utili per arrivare alla piena Verità e Giustizia sulla Strage di Firenze”.
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