Oltre quattrocento studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado hanno assistito al primo appuntamento del cartellone di eventi promossi in occasione del Giorno della Memoria 2023 dall'amministrazione comunale di Empoli, con la preziosa collaborazione di numerose realtà locali, come la biblioteca comunale Renato Fucini, Aned Empolese Valdelsa, Anpi, Arci Empolese Valdelsa, Centro Giovani Avane, Istituto superiore Ferraris Brunelleschi di Empoli, Uisp Empolese Valdelsa, sezione Soci Coop di Empoli e Giallo Mare Minimal Teatro.
Nella mattinata di oggi, lunedì 16 gennaio 2023, il Palazzo delle Esposizioni di Empoli ha ospitato "Sulle nostre gambe", un incontro dedicato all'impegno di generazioni di familiari per onorare il sacrificio delle vittime della deportazione. Hanno partecipato fra Lele Fiano, figlio di Nedo Fiano, e Ambra Laurenzi del Comitato internazionale di Ravensbruk, figlia di Mirella Stanzione.
Ad arricchire l'iniziativa, moderata dal giornalista empolese Alessandro Lippi, anche i contributi video di Leo Zanchi, presidente Aned di Bergamo, e di Liliana Segre. Una serie di testimonianze, toccanti e significative, seguite con attenzione e partecipazione da parte di studentesse e studenti pronti a fare domande e osservazioni.
La mattinata, alla quale era presente fra gli altri il presidente del Consiglio comunale con delega alla Cultura della memoria, Alessio Mantellassi, oltre al senatore Dario Parrini e a rappresentanti delle associazioni coinvolte nel calendario di eventi per il Giorno della memoria, ha visto anche gli interventi della sindaca di Empoli, Brenda Barnini, e del presidente dell'Aned Empolese Valdelsa, Roberto Bagnoli.
"E' sempre una bella emozione vivere questi appuntamenti con le scuole, a maggior ragione in un mese come questo, il mese del Giorno della memoria - ha spiegato la sindaca Barnini - Ognuno di noi può e deve diventare testimone di questo enorme lascito di memoria che abbiamo. Sulle nostre gambe, titolo di questo evento, vuole dire sulle gambe di tutti, non solo dei testimoni.
Nell'avvicinarsi al 27 gennaio, ogni anno ci chiediamo quali possono essere le iniziative utili a non disperdere questa memoria. Lo sforzo deve essere ancor più incessante, improntato al mantenimento di un ascolto diretto delle testimonianze ma anche attualizzando il messaggio di ciò che è stato e non deve più essere. Esistono ancora oggi privazioni di libertà dentro a regimi, angherie, violenze. Passare il valore della libertà ha senso perché i più giovani riconoscano anche oggi quali sono le storture e da che parte bisogna stare. Ho avuto la fortuna, frequentavo la terza media, di partecipare al primissimo Viaggio della memoria che il Comune organizzò. Erano presenti Saffo Morelli, Nedo Nencioni. Ascoltai insieme agli altri partecipanti i loro racconti, proposti anche con un livello di difficoltà enorme, nei luoghi di sterminio. Costruire un testimone di memoria vuole dire chiedere a ciascuno di voi di aprirsi dal punto di vista emotivo: sono sicura che l'esperienza di oggi vi aiuterà a capire cosa accade intorno a voi", ha concluso rivolgendosi agli studenti.
"Grazie a tutti coloro che sono qui questa mattina - ha sottolineato il presidente di Aned Empolese Valdelsa, Bagnoli - Questa iniziativa apre un calendario di iniziative per il Giorno della memoria, rientra nel percorso di Investire in democrazia che da anni il Comune porta avanti e coinvolge tante scuole del nostro circondario. Perché un incontro con i familiari? Perché grazie ai familiari dei deportai possiamo portare avanti il messaggio a cui gli ex deportati non possono più dare voce. Questa testimonianza deve essere trasmessa ai giovani, adulti di domani, perché imparino dalle esperienze passate per evitare che certi errori possano ripetersi in futuro. È importante".
A conclusione dell'iniziativa, il presidente del Consiglio comunale con delega alla Cultura della memoria, Mantellassi, ha evidenziato come "L'incontro di oggi ha parlato sia del passato che del presente. Dagli interventi e dalle domande dai ragazzi sono emerse riflessioni sulla storia della deportazione ma anche su temi di grande attualità: la democrazia, i diritti, la libertà di opinione oggi. La sfida di queste attività deve essere questa: conoscere il passato per essere critici e attenti sull'attualità".
Nei prossimi giorni, per la precisione mercoledì 25 gennaio 2023, è previsto un nuovo incontro che vedrà protagoniste le scuole: alle ore 10, il Cenacolo degli Agostiniani, di via dei Neri 15, ospiterà l'iniziativa "La deportazione politica da Empoli" rivolta alle alunne e agli alunni delle scuole primarie, alla quale parteciperanno i familiari degli ex deportati.
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio stampa
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