I Comuni toscani hanno ottenuto oltre due milioni e 300mila euro per l’accoglienza dei profughi ucraini, grazie al contributo forfettario e una tantum erogato dalla Protezione civile nazionale per rafforzare i servizi sociali territoriali. In Toscana sono state 5.984 le richieste di protezione temporanea segnalate dai Comuni, per un contributo totale concesso di 2.333.400 euro, da ripartire sulla base della popolazione residente di ciascuna amministrazione. "E anche grazie al lavoro di supporto che Anci Toscana garantisce ai propri associati - spiega il direttore Simone Gheri- la maggior parte dei Comuni che ha fatto richiesta ed ha ottenuto il contributo".
Sono oltre 150.000 le persone in fuga dal conflitto in Ucraina giunte fino ad oggi in Italia, e di queste almeno il 40% sono minori. In Toscana sono oltre 10mila. "La presenza di numerosi nuclei familiari e di minori - aggiunge Gheri - ha comportato un carico aggiuntivo e straordinario sui servizi sociali comunali, impegnati nell’erogazione di una serie di servizi, come quelli per l’infanzia e la scuola. Inoltre, per quanto riguarda i minori non accompagnati, è in capo ai Comuni la diretta responsabilità della presa in carico".
L’Anci, fin dall’inizio dell’emergenza, è stata a fianco dei Comuni, attraverso l'impegno del presidente di Anci Toscana e sindaco di Prato Matteo Biffoni, che è il Delegato nazionale all’Immigrazione, in una costante rapporto il il governo, i commissari regionali, le prefetture e le questure, nonché ovviamente con i Sindaci, impegnati in prima linea nel dare risposte efficaci ai profughi accolti. In particolare, Anci Toscana ha messo a disposizione spazi della propria sede per consentire al Consolato Onorario d’Ucraina per la Toscana e l’Umbria di svolgere al meglio i necessari servizi. Ad oggi, con l’approvazione della Legge di bilancio, lo stato di emergenza per l'assistenza ai profughi ucraini è stato prorogato al 3 marzo.
Fonte: Anci
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