Il nuovo anno sarà l'anno dell'inaugurazione del nuovo ponte di Pontorme, che da mesi ha provocato una frattura tra la parte Est e il centro di Empoli, con una viabilità alternativa che fa soffrire gli automobilisti nell'ora di punta.
Arrivare a questo traguardo sembra però ancora un risultato che necessita di altro tempo e altri soldi. Gli annunci dell'amministrazione comunale ad agosto, con il ponte vecchio già demolito, parlavano di 45 giorni di lavoro per la fase di consolidamento dopo la demolizione, mentre la fase successiva con la costruzione del nuovo ponte prevedeva 60 giorni. Tre mesi e mezzo da agosto, già passati. Il regalo di Natale non è arrivato per gli empolesi che attendevano questa soluzione: automobilisti, residenti e commercianti 'tagliati fuori' dal resto della città nel tappo alle due sponde dell'Orme.
Per l'uomo della strada (o l'umarell) che si affaccia a vedere il proseguio dei lavori, non manca molto. Le due sponde sono già unite da tempo, nelle ultime settimane è stata effettuata la gettata di calcestruzzo, a seguire l'impermeabilizzazione e la posa finale dell'asfalto. Ma per chiudere è stato necessario per il Comune e la Città Metropolitana di Firenze mettere mano al portafoglio, per i rincari che hanno interessato da tempo le opere pubbliche. Se la Regione Toscana ha aggiornato il prezzario per far fronte al caro materiali, al caro energia e all'inflazione, così è accaduto per il ponte sull'Orme. Una determina del 29 dicembre ha portato l'adeguamento dei prezzi. La richiesta arriva dal consorzio aggiudicatario dell'opera, che mostra il rincaro "su alcune lavorazioni, principalmente per l'acciaio dell'impalcato, delle armature e per i getti in calcestruzzo delle spalle" del ponte.
Da 930mila euro stimati a 980mila, considerato poi il ribasso d'asta l'aumento è di 63mila euro circa. Cinquantamila messi in banco dal Comune, il resto dalla Città Metropolitana.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Empoli
<< Indietro