Il Comune ha diffuso notizia dell'ennesimo percorso partecipativo.
Dopo Teatro e Gassificatore, si parla di progetti verdi, finalmente.
Il proposito è ammirevole, costo percorso oltre 20.000€, si spera dunque che l'ascolto sia veramente tale ed effettivo, onde evitare le spiacevoli sensazioni di irrilevanza, impotenza e frustrazione che ultimamente hanno portato tanta gente ad esprimersi in piazza..
Come molti sapranno, noi del Comitato Viale IV Novembre-Empoli siamo particolarmente attenti alle problematiche del Verde urbano e periurbano, perché riteniamo che il patrimonio arboreo cittadino, proprietà dell'intera cittadinanza e non solo di giunte temporanee, rappresenti una ricchezza inestimabile, per benefici ambientali, bellezza e caratterizzazione del paesaggio. Purtroppo negli ultimi anni molte risorse sono state sottratte alla gestione di questa ricchezza, ad iniziare dai giardinieri municipali, figure di primo piano non solo per la corretta cura delle piante ma anche per il loro monitoraggio e quindi per la sicurezza di tutti.
Forse si pensava di ricorrere facilmente a progetti molto in voga di rottamazione e rinnovo alberature, le famigerate "riqualificazioni", ma questi si stanno ovunque confrontando drammaticamente con cambiamenti climatici allarmanti.
L'estate 2022 ci ha insegnato come solo le grandi piante possono resistere a mesi di siccità e calore estremo, quelle giovani sono purtroppo una scommessa rischiosa e spesso perdente, e gli esperti raccomandano a gran voce di conservare il più possibile i grandi preziosi alberi piuttosto che pensare ai nuovi (che andranno introdotti certo, ma con gradualità e criterio).
Due anni fa abbiamo lottato e salvato con molta fatica 24 alberi secolari empolesi condannati alla rottamazione (ancora integri, tre anni dopo le prime catastrofiche sentenze..).
E meno male. Non è un Paese per sostituzioni facili..
Gli esempi fallimentari in città non mancano, oltre alle mancate sostituzioni come in via Bellini (circa 20 pini tagliati e mai sostituiti), pza G.Guerra idem, pza Ristori (tolti 72 pini, rimessi 14), Scuole Pascoli, Viale IV Novembre lato case (un esperto sconsigliava, altri no, mancano una ventina di tigli..), alberi secchi ne troviamo nel parco di Via Meucci, sul Lungorme zona Palazzetto, in viale Buozzi, pza Matteotti, pza della Vittoria e via dicendo..
Per non parlare della strage di pini, ormai centinaia, sulla vecchia 429, quando esiste un brevetto empolese (Fast Italia) che consente ancoraggio e consolidamento di strade e filari, o il permesso dato alle Ferrovie di massacrare i 5 pini storici della Stazione o ancora lo strano esperimento al Terrafino, centinaia di fuscelli che stentano a trovare una vita e una ragione nel bel mezzo di una cassa di espansione..
Ecco. Ci auguriamo che il dialogo sia concreto ed efficace, le cose da fare non mancano, ci vorrebbe il rispetto della legge su "un nuovo albero ogni nuovo iscritto all'anagrafe", ma soprattutto la L.10/2013, con un Piano del Verde, figure specializzate e competenti, un Ufficio del Verde, come il "nostro" luminare Dott. Daniele Zanzi giustamente sta cercando di promuovere ovunque...
A proposito, visto che i servigi di tale luminare, da noi proposti a costo zero, furono dal Comune respinti, ci auguriamo stavolta una più oculata, serena e proficua collaborazione.
Il nostro Comitato ha quasi 3000 membri, oltre la metà empolesi, sono molto sensibili al tema e non vedono l'ora di fare della propria città un grande esempio.
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