Verificare lo ‘stato di salute’ del soffitto e degli elementi architettonici del Salone dei Cinquecento e intervenire puntualmente laddove necessario per ripristinare la loro originaria bellezza. Lo prevede il progetto di revisione conservativa del ‘cuore’ di Palazzo Vecchio, a cura del servizio Belle arti del Comune e finanziato grazie a una erogazione liberale dell’azienda Pramac nell’ambito del piano Florence I care. Il via libera al progetto nell’ultima giunta del 2022 con una delibera della vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.
“Ancora una volta grazie alla sinergia tra pubblico e privato andiamo a intervenire a tutela del nostro patrimonio, questa volta per il salone dei Cinquecento, la Sala più imponente e importante sotto il profilo storico-artistico di Palazzo Vecchio. - evidenzia la vicesindaca Bettini – Un monitoraggio ravvicinato con l’obiettivo di monitorare la conservazione degli elementi architettonici ed evitare possibili situazioni di degrado, per una fruizione sempre ottimale di questi spazi da parte dei visitatori”.
I lavori - che si svolgeranno a museo aperto - saranno finalizzati a verificare lo stato di conservazione dei pannelli lignei dipinti, degli elementi architettonici lapidei o a stucco e delle superfici lapidee o a stucco che caratterizzano l’apparato architettonico decorativo del Salone dei Cinquecento e di attigui ambienti monumentali e a eseguire l’asportazione dei depositi incoerenti presenti. Si comincerà con un’indagine scientifica conoscitiva dalla quale sarà effettuata una mappatura puntuale dello stato di conservazione. L’intervento comprenderà anche la messa in sicurezza di frammenti distaccati, trattenuti o meno da vincoli metallici o prossimi al distacco di marcapiani o superfici ornate di elementi architettonici lapidei o in stucco; nel caso che l’operazione non presenti difficoltà esecutive legate allo stato di conservazione del manufatto, si procederà alla riadesione del frammento. Il costo complessivo del progetto è di 40mila euro.
L’obiettivo, considerato il carattere strategico assunto da questo tipo di attività e la volontà di consolidare l’’esperienza operativa, è quello di dedicare al complesso insieme del soffitto del Salone, patrimonio di elevatissimo interesse storico e artistico, un’attività di ricognizione periodica dello stato di conservazione, finalizzato a prevenire lo sviluppo di fenomeni di degrado, programmando per tempo eventuali opere di restauro necessarie.
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa
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