Asterisco per non indicare il genere, scoppia la polemica a Grosseto

Hanno utilizzato un asterisco al posto della vocale finale, in modo da non indicare il genere. Ne è nato un caso che sta avendo ripercussioni forti sul polo culturale di Grosseto e su alcuni posti di lavoro.

Tutto nasce quando Clan (acronimo di Collettivo libero anti-noia), che gestisce le attività del polo, utilizza 'bambin*' in una newsletter. Il cda di Fondazione Grosseto Cultura - che ha la maggioranza dei componenti espressione del Comune di Grosseto, a guida centrodestra - chiede spiegazioni.

Subito dopo non è stata rinnovata a Clan la convenzione per la gestione della struttura, che scadeva il 31 di dicembre, con la conseguente perdita di alcuni posti di lavoro. Il Pd locale ha chiesto le dimissioni in blocco del cda di Fondazione Grosseto Cultura, accusandolo di aver compiuto una "scelta politica".

Secondo il cda di Fondazione Grosseto cultura "nessun licenziamento è imputabile alla vicenda dell'asterisco. Smentiamo con decisione che il mancato rinnovo della convenzione sia dovuto all'asterisco inserito in una parola". La scelta di non rinnovare le convenzioni giunte a scadenza è dettata da "un cambio di gestione per motivazioni esclusivamente legate al miglioramento dei servizi museali".

Pd: "Chiarire la vicenda"

"Se l'utilizzo di un asterisco per definire la differenziazione di genere fosse la causa di licenziamenti si tratterebbe di un fatto gravissimo: verrebbero denigrate la dignità e la professionalità di una associazione che da anni garantisce la promozione di numerose attività culturali nel nostro territorio. Per chiarire la vicenda promuoveremo la presentazione di interrogazioni in tutti i livelli istituzionali: comunale, regionale e parlamentare", è quanto dichiarano in una nota congiunta il deputato Pd Marco Simiani, l’assessore regionale Leonardo Marras e Davide Bartolini, capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale sulla notizia emersa sui media nei giorni scorsi secondo la quale la Fondazione Grosseto cultura non avrebbe rinnovato all’associazione Clan la gestione del Polo Le Clarisse a causa dell’utilizzo, in una newsletter, di un asterisco per indicare contestualmente le attività di bambini e bambine.

"Sempre secondo la stampa questa decisione sarebbe maturata dopo una richiesta della Fondazione di diffondere una nota in cui Clan prendeva posizione contro l’asterisco. Va allontanato ogni dubbio su questo episodio: il Comune di Grosseto è partner istituzionale della Fondazione e sarebbe complice di una discriminazione folle e reazionaria. Sarebbe comunque altrettanto grave se l’obiettivo fosse quello, come sostiene qualcuno - conclude la nota - di affidare tutti i servizi comunali relativi al settore cultura a strutture che non hanno ne l’esperienza, né le competenze per rivestire questi ruoli".



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