Sequestrati a San Gimignano 1.700 fuochi d'artificio scaduti nel 2020

I finanzieri della Tenenza di Poggibonsi, nell’ambito della programmata intensificazione delle attività di contrasto alla vendita di artifizi pirotecnici non sicuri, hanno sottoposto a sequestro 1.700 fuochi d’artificio scaduti e non conformi agli standard di sicurezza previsti dalla normativa nazionale, presso un’attività commerciale di San Gimignano.

Secondo la normativa vigente i fuochi d’artificio sono classificati dal fabbricante in quattro categorie differenti, in base al loro tipo di utilizzazione, al livello di rischio potenziale e di rumorosità secondo una scala ricompresa tra un minimo di F1 ad un massimo di F4.

Ogni articolo immesso in commercio, infatti, deve rispettare requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa vigente e tali da garantire il livello massimo di affidabilità per il consumatore finale.

E’ infatti obbligo del rivenditore accertarsi che il prodotto commercializzato commercializzato sia conforme alle indicazioni previste dalla Legge ed è suo dovere non metterlo a disposizione sul mercato se non ritenuto conforme.

Il rivenditore controllato dai finanzieri – di nazionalità italiana - invece aveva posto in libera vendita 1.700 articoli pirotecnici, rientranti nelle categorie F1 e F2, pur avendo essi data di scadenza riportata sulle etichette (2020 e 2021) in violazione delle disposizioni previste dal D.lgs. 123/2015.

I menzionati prodotti scaduti e ritenuti pericolosi per l’incolumità pubblica sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre il titolare del negozio è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Siena per violazione dell’art. 53 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

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