Chiuso il Cas di Montaione, dal 2015 offriva accoglienza ai migranti

Il sindaco Pomponi: "Dopo sette anni e mezzo termina una lunga, interessante, fruttuosa parentesi che rimarrà comunque una pagina della storia montaionese"


(foto da facebook)

Con la chiusura del Cas di Montaione si conclude per il borgo dell'Empolese Valdelsa un capitolo lungo 7 anni, che parla di solidarietà e accoglienza. A comunicarlo e a raccontare la storia e come nel 2015 nacque il Centro di Accoglienza Straordinario per migranti è il sindaco Paolo Pomponi. Il Cas, gestito dal Movimento Shalom e che poteva ospitare fino a 12 migranti, era organizzato nei locali dell'ex ostello dietro il municipio e negli anni ha ospitato tante persone che hanno partecipato alla vita del piccolo borgo, facendo conoscere le proprie tradizioni.

"Ricordo che quando scoppiò l’emergenza accoglienza migranti, la nostra amministrazione comunale fu fra le prime della zona a raccogliere l’appello della Prefettura e ad organizzare un centro di accoglienza" racconta il sindaco. "A fine maggio 2015 indicemmo un’assemblea pubblica nel nostro teatro, durante la quale illustrammo l’idea e la disponibilità del Movimento Shalom a collaborare, gestendo il centro". Da quel giorno la parola d'ordine fu accoglienza, grazie alle tante attività organizzate per i migranti ospitati, "dai corsi di lingua italiana - continua Pomponi - all'impiego in alcuni lavori socialmente utili, a momenti di incontro con le scuole, a spettacoli musicali, a scambi culturali e gastronomici" o, come in foto, alle partite di calcetto. "Successivamente, a causa della riduzione dei contributi pubblici, si è assistito ad una riduzione dei servizi erogati, anche se il Movimento Shalom ha sempre egregiamente fornito tutta l’assistenza fondamentale ai migranti, da quella sanitaria a quella giuridica, alla ricerca di possibilità di studio e occupazione". Un percorso che nel 2016 ha portato il comune di Montaione a ricevere il premio, dal Movimento Shalom, come "comune accogliente, "perché l'azione politica per il bene comune - si legge nel riconoscimento - raggiunge attraverso voi il mondo intero, sia nell'ospitare i ricchi che i poveri".

(foto da facebook)

Dopo il primo Cas a Montelupo, Shalom ha aperto altri centri di accoglienza ancora in funzione, uno dei quali sempre sul territorio comunale a Collegalli. "Come amministrazione comunale qualche tempo fa abbiamo chiesto allo Shalom di poter rientrare in possesso dei locali assegnati per poterli utilizzare per altre finalità - spiega il sindaco - provando ad accedere a finanziamenti Pnrr che richiedono la disponibilità degli spazi oggetto di progetti finanziabili. Ecco quindi che dopo sette anni e mezzo termina una lunga, interessante, fruttuosa parentesi che rimarrà comunque una pagina della storia montaionese".

I migranti presenti al momento della chiusura sono stati trasferiti in altro centro gestito dallo Shalom. "Al Movimento Shalom, ed al suo fondatore Don Andrea Pio Cristiani vanno i più sentiti ringraziamenti - conclude il sindaco di Montaione - per tutto quello che ha fatto in questi anni per accogliere e assistere nel modo migliore i tanti migranti che sono transitati da Montaione".

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