Al Museo del Vetro di Empoli, è in corso la mostra "La storia trasparente. I vetri romani di Empoli". La Soprintendenza ha richiesto che lo spazio della mostra fosse monitorato in termini di umidità e luminosità. Per garantire l'osservazione di queste condizioni, il Comune di Empoli ha acquistato dall'azienda Ceam di Empoli una tecnologia avanzatissima, cento per cento made in Empoli, già sperimentata a livello mondiale in vari campi: dall’industria agli ospedali, fino a toccare la gestione dell’illuminazione pubblica per il risparmio energetico includendo il monitoraggio e la gestione microclimatica attiva per i beni culturali. Un settore altamente specializzato per il quale l’azienda di via Valdorme ha creato una speciale 'task force' con specialisti e collaborazioni di primissimo piano a livello internazionale come Unifi, Opd (Opificio delle Pietre Dure), Iscr Roma (Istituto superiore per la conservazione e il restauro) e altri centri internazionali. I sensori Ceam sono applicati fra l'altro alle opere di Leonardo da Vinci, ai violini di Paganini a Genova, al gigantesco quadro di Tiziano a Venezia nella Basilica dei Frari. “Si tratta di nomi ed eventi di altissimo livello internazionale – spiega il presidente di Ceam, Simone Campinoti – Della collaborazione per l'allestimento della mostra ospitata al Museo del Vetro tuttavia siamo particolarmente orgogliosi e grati: il luogo di installazione è speciale per noi e celebra la nostra storia, le nostre radici”.
"Quando si riesce a valorizzare le realtà imprenditoriali del territorio non può che esserci soddisfazione per l'amministrazione comunale - sottolinea la sindaca Brenda Barnini - In questo caso, la soddisfazione è ancora più grande in quanto tutto questo avviene nel segno della cultura e della valorizzazione del patrimonio cittadino".
L'AZIENDA - Ceam nasce, circa sessant'anni fa, dall’intuizione del fondatore Francesco Campinoti, purtroppo deceduto prematuramente a 40 anni. Il testimone è stato raccolto dal figlio Simone per poi arrivare nelle mani della terza generazione, rappresentata da Matteo e Pierfrancesco, giovani dei quali Francesco sarebbe orgoglioso. “L'aspetto di maggiore orgoglio per noi è che, nelle vetrine del Museo del Vetro, sono esposti anche degli strumenti prodotti da CEAM negli anni 50 e 60 - prosegue Campinoti - Guardarli mi fa venire doppiamente il nodo alla gola perché evidenzia quanta strada abbiamo fatto da quel garage da cui siamo partiti con una tecnologia elettromeccanica e un mercato locale del solo vetro. Oggi le nostre tecnologie avanzatissime sono apprezzate sempre di più in tutto il mondo dalle maggiori imprese".
Fonte: Ufficio Stampa
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