In una guida del Dipartimento della Prevenzione tutte le norme da seguire per evitare il rischio di gravi incidenti domestici: intossicazioni da monossido di carbonio, incendi ed esplosioni per fughe di gas
Siamo ormai in inverno, anche se le temperature sono tornate alte. Tuttavia, chi più chi meno, per tutti tornano a funzionare dopo un lungo periodo di inattività gli impianti di riscaldamento.
La mancata manutenzione annuale degli apparecchi a combustione e degli impianti di riscaldamento,le installazioni non regolari ed i comportamenti sbagliati sono i principali fattori che determinano gli incidenti con conseguenze anche letali.
In Toscana nelle ultime settimane si sono verificati già 2 incidenti mortali:4 persone hanno perso la vita, tre in provincia di Lucca per l’esplosione di una palazzina dovuta a una fuga di Gas, una deceduta in Provincia di Firenze, a Capraia e Limite per un incendio nell’abitazione a causa di una stufa a Pellet.
Anche la crisi energetica rappresenta un fenomeno che favorisce il ricorso a mezzi di riscaldamento considerati ausiliari come le stufe alimentate da vari combustibili e caminetti a legna o addirittura pericolosi e vietati come i braceri di legna etc.
Il Dipartimento della Prevenzione e l’Area d’igiene Pubblica e della nutrizione dell’ ASL Toscana Centro raccomandano di seguire utili consigli per ridurre al minimo il rischio di intossicazioni da Monossido di Carbonio, incendi ed esplosioni per fughe di gas.
In una guida sono riassunti tutti gli accorgimenti e le nozioni da seguire:
Misure generali di Prevenzione per tutti gli impianti di riscaldamento:
- Fare installare/adeguare gli impianti da ditte installatrici autorizzate, con rilascio al termine dei lavori della Dichiarazione di Conformità dell’Impianto realizzato a regola d’arte.
- Fare eseguire da ditte autorizzate le opere di manutenzione/controllo annuali.
- Assumere un comportamento di sorveglianza attiva sui rischi, per la propria famiglia e per la sicurezza dell’intero condominio. Ogni anomalia sull’impianto/apparecchio va riferita alla ditta manutentrice di fiducia o all’amministratore in quanto potrebbe pregiudicare la sicurezza.
Piccole stufe portatili: sono apparecchi per riscaldamento ambienti, alimentati da vari combustibili, (Petrolio, bombole GPL, Etanolo etc) che non necessitano di opere d’installazione da parte di ditte installatrici. Devono a maggior ragione essere utilizzate nel rispetto rigoroso delle indicazioni del produttore riportate nel libretto d’uso e manutenzione, occorre fare attenzione ai divieti di utilizzo in certi locali come camere da letto, bagni e locali di piccola cubatura. Questi apparecchi per funzionare necessitano di afflusso di aria esterna e ricambio d’aria come la presenza di griglie di ventilazione e di aerazione nel locale di utilizzo, spesso non presenti. Generalmente non sono adatte per un utilizzo continuo in sostituzione dell’impianto principale anche perché durante il loro funzionamento immettono i prodotti della combustione direttamente nel locale riscaldato, perché prive di canna fumaria, a scapito della qualità dell’aria interna.
Apparecchi alimentati con bombole di gas GPL: Il Gpl, in caso di fughe, tende a stratificare e ristagnare a terra, riempiendo i locali e infiltrandosi fino al piano più basso dell’abitazione se collegati al locale di utilizzo. Tale caratteristica lo rende molto pericoloso perché è sufficiente una scintilla per innescare l’esplosione (es. una luce che viene accesa nella stanza, un frigorifero che si aziona). E’ fortemente consigliato far installare/sostituire le bombole da personale qualificato, controllare la data di scadenza della tubazione in gomma, verificare che nel locale di utilizzo dell’apparecchio siano presenti le griglie di ventilazione/aerazione poste in prossimità del pavimento. Bombole di gas in giacenza, non collegate all’utenza, sia piene che vuote non possono per legge essere detenute presso l’abitazione.
Impianti e apparecchi a legna/pellet, caminetti, cucine, stufe etc: Anche per questi apparecchi è necessario fare sempre riferimento alle istruzioni per l’uso e la manutenzione del fabbricante. Porre attenzione che la portella sia ben chiusa dopo il caricamento per evitare la fuoriuscita di frammenti di legna incandescente/scintille. Gli apparecchi a focolare di tipo aperto, caminetti e per alcuni assetti di utilizzo anche le cucine economiche a legna, devono essere sorvegliati durante il tempo che rimangono accesi. E’ importante usare/installare idonei parascintille e/o prevedere l’installazione di vetri/materiale adatto alla protezione del focolare se di tipo aperto, da parte di aziende qualificate. Per questa tipologia di apparecchi è basilare il rispetto delle distanze di sicurezza nei confronti di strutture e arredi combustibili. E’ necessario evitare comportamenti pericolosi come avvicinare poltrone, divani tappeti e altro materiale combustibile agli apparecchi osservando le distanze previste dal costruttore.
Apparecchi a legna e incendi di canne fumarie: la fuliggine è un residuo della combustione si accumula sulle pareti della canna fumaria. Se non rimossa con le opere di manutenzione/pulizia annuali si creano le condizioni favorevoli allo sviluppo dell’incendio in quanto materiale combustibile.
Utilizzo improprio e pericoloso di bracieri di legna : È severamente vietato, ed estremamente pericoloso con conseguenze spesso mortali l’utilizzo di bracieri di legna per riscaldare ambienti interni. I bracieri sono attrezzi/ausili da utilizzare per la cottura in luogo aperto in quanto non dotati di canna fumaria. Con la combustione in carenza di ossigeno si genera un gas tossico chiamato Monossido di Carbonio “CO” , incolore, inodore, insapore non avvertito dai nostri sensi. Se respirato si lega all’emoglobina del sangue, togliendo ossigeno all’organismo inducendo lo stesso ad asfissia interna (ipossia). Il Monossido di Carbonio è spesso apostrofato come il Killer Silenzioso perchè la maggior parte delle intossicazioni avvengono di notte quando le persone dormono. I Bracieri, come causa, rappresentano orientativamente il 50% del totale delle intossicazioni da Monossido di Carbonio in ambiente domestico. In Italia le statistiche ufficiali più recenti riportano 500-600 morti l’anno, di cui circa i 2/3 per intossicazione volontaria. (Fonte Ministero delle Salute).
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