Natale con il cardinale Simoni a Montespertoli, 59 anni fa l'arresto

Il cardinale nell'Empolese per la vigilia: nella stessa notte di quasi sessant'anni fa fu arrestato, scontò oltre 30 anni di prigionia per cui è stato definito "Martire Vivente"


Alla Vigilia di Natale, il cardinale Ernest Simoni si è recato a Montespertoli, non sottraendosi alle fatiche dei suoi 94 anni compiuti in autunno.

Definito "Martire Vivente" da papa Francesco, nel 2016 è stato elevato alla dignità cardinalizia e annoverato nel Sacro Collegio. Giorni fa il Santo Padre stesso nell'Aula delle Benedizioni, durante il tradizionale incontro per lo scambio di auguri, ha salutato con grande affetto, calore e con la commozione sul volto, l'anziano Cardinale albanese, ormai cittadino d'adozione di Firenze dove, nel 2016, è stato accolto dal Cardinale Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze.

A Montespertoli, presso il Convento Carmelitano di Santa Maria della Pace, il Porporato il 24 dicembre 2022 ha presieduto la Santa Messa di fronte a numerosi fedeli.

Il convento fu costruito alla fine del Cinquecento su un terreno di proprietà dei Frescobaldi e affidato ai frati dell'Osservanza di San Francesco. Ai piedi dell' Effige Mariana, padre Ernest ha pregato a lungo in ginocchio per la pace. Prima di lasciare Montespertoli ha presieduto, nello stesso giorno, la Santa Messa presso la parrocchia di San Donato a Livizzano, accolto dal parroco don Cristian Meriggi, alla presenza di moltissime persone provenienti da ogni parte della Toscana. Il Cardinale, proprio 59 anni fa, nella notte di Natale fu arrestato dai funzionari del regime comunista d'Albania e condannato a morte; pena poi commutata in carcere a vita.

Padre Simoni, per quasi 30 anni nelle prigioni e nei campi di concentramento e di lavoro, ha scontato la detenzione nel nord dell'Albania insieme con quattromila detenuti "nemici giurati del popolo", come il governo comunista definiva gli oppositori al regime, e i rappresentanti religiosi. Nelle miniere i prigionieri estraevano rame e pirite in cunicoli sottoterra. "Oggi è nato per noi il Salvatore spalanchiamo i nostri cuori al mistero dell'Incarnazione del Signore. Veramente il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi. - ha pregato il Cardinale - La luce scaturisce da Betlemme in una umile grotta. Quella luce nuova scaturisca da Gesù e illumini il nostro quotidiano cammino. Il grande mistero dell'Incarnazione sia di luce, sostegno e conforto in questi nostri tempi di difficoltà, segnati da tante difficoltà e da guerre che causano dolore, lacrime, fame e strazio. Auguri di un Santo Natale di Gesù! Possa il Salvatore venire in nostro aiuto, convertire i cuori dell'uomo per una immediata e duratura pace nel mondo intero. Uniamoci al coro degli angeli in questa notte santa 'gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà".

Il Cardinale Simoni, il 26 dicembre, si è poi recato nuovamente nell'Empolese dove è stato invitato a presiedere la solenne Santa Messa presso la Propositura di Capraia Fiorentina nel giorno dedicato al primo martire della Chiesa Cattolica ed è stato accolto dal parroco don Wieslaw Pudlo, alla guida della parrocchia dal 2012, dalle autorità locali e da tanti fedeli che già lo avevano conosciuto in una precedente visita nel 2019.

Fonte: Ufficio stampa

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