Parole di condoglianze anche dalla Toscana per la morte di Alberto Asor Rosa, tra i massimi studiosi della letteratura italiana. Era nato a Roma nel 1933, ha insegnato letteratura italiana all' Università 'La Sapienza', studiando in particolare le relazioni tra letteratura e ideologi politiche. È stato anche deputato del PCI.
“Asor Rosa è stato un protagonista della cultura italiana anche grazie all’impegno portato avanti in politica e per la società: a lui, come a un’intera generazione di intellettuali progressisti e rigorosi, si deve l’impronta che ha forgiato una vena importante del pensiero e della passione civile nel nostro paese”. Così il presidente Eugenio Giani commenta la scomparsa di Alberto Asor Rosa, di cui ricorda il rapporto privilegiato con la Toscana: “Salutiamo un grande toscano di adozione, un uomo che ha speso energia e amore per la nostra regione e in particolare per la Val d'Orcia”.
Il legame con Monticchiello
Asor Rosa aveva fatto di Monticchiello, frazione del comune di Pienza, il suo 'buen retiro'. Questo il cordoglio del sindaco Manolo Garoso: "La notizia della scomparsa di Alberto Asor Rosa mi rattrista, ero stato a casa sua per un evento conviviale prima della pandemia e abbiamo trascorso una serata insieme molto piacevole. Purtroppo, le sue condizioni di salute non erano più buone e da circa un anno non poteva più frequentare Monticchiello. A lui va tutta la nostra riconoscenza per il contributo che da letterato, storico e studioso ha svolto in quegli anni".
Asor Rosa, sempre in prima linea per le battaglie ambientaliste, fu tra coloro i quali parteciparono attivamente nei primi anni duemila al percorso che portò la Val d'Orcia a diventare parco artistico, naturale e culturale, così come ricorda anche il sindaco Garoso ringraziandolo.
Lo studioso si batté anche contro una lottizzazione di villette a schiera del 2006, il cosiddetto 'ecomostro'. "Posso dire che oggi - ha commentato il sindaco - di ecomostro vediamo ben poco".
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