Gli auguri del presidente del Consiglio regionale durante il brindisi con le autorità civili e militari. È intervenuto anche il presidente della Giunta, Eugenio Giani
Lavorare tutti insieme, per il bene di tutti i cittadini della Toscana, per ricreare un senso forte di comunità. È questo il concetto di fondo del messaggio con cui il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha rivolto i propri auguri per le imminenti festività alle autorità civili e militari intervenuti al brindisi di auguri nella sala Gonfalone di palazzo del Pegaso. All’appuntamento era presente anche il presidente della Giunta, Eugenio Giani.
“È stato, come per tante famiglie e tanti cittadini, un anno di luce e di ombre – ha detto il presidente Mazzeo. - È stato un anno segnato dalla pandemia, ed è stato anche l’anno in cui, purtroppo, mentre il covid stava finalmente rallentando, è scoppiata la terribile guerra in Ucraina, che ha segnato la vita di tante donne e di tanti uomini. Però ci siamo presi il compito di ripartire. Certo, i problemi aperti sono tanti: penso alla questione legata al caro bollette; penso alle tante, troppe morti sul lavoro che ancora oggi scuotono le nostre coscienze; penso alla necessità di dare diritti e più voce a chi non ne ha”.
Mazzeo ha continuato affermando che “da parte nostra c’è l’impegno per cercare di lavorare nella direzione di mettere in campo misure che diano risposte. In questo senso mi piace ricordare, tra tutte, due o tre leggi approva in Consiglio regionale. In primo luogo quella che ha istituito lo psicologo di base, che è nata dall'esperienza di questi anni molto complicati e che mette a disposizione di tutti una figura che può supportare, dal punto di vista mentale. Oppure penso al progetto Ri-Generazione urbana con la quale, attraverso i risparmi dei costi della politica, abbiamo messo a disposizione delle ragazze dei ragazzi giovani la possibilità di disegnare un pezzo della loro della loro comunità. O ancora, penso alle comunità energetiche. Sono tutte azioni in linea con la nostra idea di agire pensando ai giovani, all’ambiente, al lavoro. insomma qui ci sta un pezzo dell'idea di Toscana che abbiamo sviluppato in questo tempo. Quindi voglio ringraziare tutte le colleghe e tutti i colleghi per il lavoro che hanno portato avanti, senza alcuna differenza di colore politico pensando sempre ai bisogni dei cittadini toscani”.
Guardando al 2023, Mazzeo ha ribadito che le priorità “sono quelle portate avanti con la bussola di questi anni: il lavoro, l’ambiente, la formazione. Vorrei prendere un impegno per fare, insieme a tutti gli altri eletti dell'assemblea legislativa, gli auguri alle toscane e ai toscani: cerchiamo di costruire le condizioni perché nel prossimo anno si vedano sempre più in campo proposte di legge da trasformare in legge per offrire più diritti e più opportunità soprattutto ai giovani e alle donne. A questo proposito, è in arrivo, finalmente, la proposta di legge con cui metteremo a disposizione delle giovani coppie l’asilo nido gratuito se al di sotto di un certo livello di reddito. Questa sarà una delle prime iniziative che intraprenderemo nel 2023 e questa sarà la strada da tracciare per i prossimi anni. Infine, dovremo fare in modo che la sanità arrivi sempre più vicino ai cittadini. Con un impegno: fare in modo che un bimbo che nasce nel paese più periferico della nostra regione abbia gli stessi diritti di un bimbo che nasce a Firenze”.
Anche il presidente Giani ha ricordato le difficoltà affrontate nel 2022, dalla pandemia alla guerra fino al caro bollette e l’aumento delle materie prime. “Ma abbiamo avuto la capacità di guardare al futuro con speranza – ha detto – e l’augurio per il prossimo anno che si possano concretizzare tutta una serie di interventi che possano essere volano per la nostra economia. Dall’altra parte mi auguro sia un an no all’insegna della solidarietà verso chi si trova a vivere in condizioni di povertà, verso i migranti, che per la prima volta arriveranno al porto di Livorno, e nei confronti di chi, per motivi di salute, si trova a dover vivere all’interno delle nostre strutture sanitarie”.
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