La vicenda del gassificatore di Marcignana ha avuto un unico vantaggio, quello di mostrare che ci sono due modi di fare politica. Il primo è quello che ha come obiettivo l’interesse dei cittadini a prescindere dalla temporanea convenienza partitica, il secondo è quello di chi percepisce la politica come qualcosa che riguarda pochi. I pochi che qualcuno ha magistralmente indicato come “gli apostoli del ci pensiamo noi”. Apostoli che concedono ai cittadini solo di dire qualcosa, quando già è stato tutto deciso.
La vicenda del gassificatore da installarsi al confine tra il comune di Empoli e San Miniato rappresenta un modo di far politica del secondo tipo, quello riservato ai “ci pensiamo noi” relegando i cittadini a fastidiose comparse.
Siamo di fronte ad un progetto economicamente rilevante e di grande impatto ambientale il cui contenuto, da quanto abbiamo capito, è parso non essere pienamente conosciuto dagli Amministratori locali i quali hanno dimostrato una buona propensione ad un acritico accoglimento.
Fortunatamente il progetto che è stato approfondito grazie ad un attento lavoro di ricerca di un gruppo di cittadini i quali sono pervenuti a risultati non particolarmente rassicuranti sulla bontà del progetto. Ci chiediamo quindi per quale motivo l’indagine di approfondimento del progetto non è stata effettuata dalle Amministrazioni pubbliche. Ci chiediamo se era così difficile incaricare Uffici comunali e regionali a fare ciò che hanno fatto gratuitamente i cittadini, per poter valutare con consapevolezza la proposta ricevuta.
La sensazione è che la cosa sia stata buttata li in modo “liscio” - come già accaduto in passato in altre circostanze - nella speranza che la secolare fedeltà politica di certi territori avrebbe consentito di metabolizzare il “regalo” natalizio di un progetto green di economia circolare. Così non è stato. I cittadini questa volta non si sono fidati, non hanno gradito la stravagante procedura di presentazione del prodotto, né i termini ristretti concessi per la valutazione di un progetto cosi importante, né i silenzi e le cadute dal pero di certuni. I cittadini si sono informati e hanno detto la loro, esprimendo opinioni non in linea con i signori “ci pensiamo noi”.
I cittadini di San Miniato sono coloro che in questa vicenda di più hanno subito. Stessi oneri e stessi rischi – se non maggiori - degli abitanti del Comune di Empoli, ma ignorati totalmente dalla Regione e dal Comune limitrofo proponente. Ad oggi al Sindaco di San Miniato non sono state date formali spiegazioni dai soggetti interessati al progetto, quasi che Marcignana fosse distante decine di chilometri dal confine che divide i due comuni. Vogliamo credere agli Amministratori di San Miniato quando dicono di essere stati all’oscuro del progetto, ma lo crederemmo ancora più convintamente se il Sindaco di San Miniato invierà alla stampa una ferma presa di posizione indirizzata alla Regione Toscana e al Sindaco di Empoli chiedendo rispetto per il suo territorio e i suoi abitanti.
Fonte: Lega San Miniato
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