Un intervento estremamente innovativo è stato eseguito dall’endoscopia dell’Ospedale San Giuseppe di Empoli, diretta dal dottor Ottaviano Tarantino, per il trattamento della acalasia esofagea, malattia rara dovuta ad una disfunzione della muscolatura esofagea. Si tratta del primo intervento di chirurgia minivasiva avanzata, per questo tipo di patologia, in Asl Toscana Centro e fra i primi in Toscana.
L’operazione è stata eseguita dal dottor Tarantino sotto la supervisione della dottoressa Roberta Maselli dell’Ospedale Humanitas di Rozzano su un paziente di 60 anni che accusava disturbi di deglutizione progressivamente aggravata da circa 10 anni. L’intervento, eseguito in anestesia generale, è durato 50 minuti ed il paziente è stato dimesso dopo una degenza di 48 ore in completo benessere.
L’acalasia è una malattia rara che ha una frequenza di circa 10 casi ogni 100.000 abitanti e la cui incidenza è in progressivo aumento negli ultimi 10 anni. La malattia ha come sintomatologia predominante una difficoltà alla deglutizione di cibi solidi e liquidi associata ad episodi di rigurgito del materiale ingerito che tende a ristagnare nell’esofago per periodi prolungati. Questo determina un grave disturbo dell’alimentazione con riduzione considerevole del peso corporeo. La malattia determina inoltre anche un grave peggioramento della qualità di vita legata al fatto che il paziente non riesce più ad avere una vita sociale normale.
L’intervento, realizzato per la prima volta in Giappone nel 2010 da Haruiro Hinoue, è chiamato POEM (Per Oral Endoscopic Myotomy) e viene eseguito tramite una gastroscopia in anestesia generale con una piccola incisione della mucosa esofagea a circa 10 cm dal cardias. Tale incisione permette di accedere alla sottomucosa (uno spazio contenente tessuto connettivo che separa la mucosa dalla parete muscolare).
La sottomucosa viene “gonfiata” e scollata tramite l’iniezione di soluzione fisiologica e l’utilizzo di un elettrobisturi. Questo consente di creare un tunnel per il passaggio dell’endoscopio. A questo punto la parete muscolare può essere sezionata. Al termine della procedura si chiude la breccia di entrata con delle clip metalliche. Il paziente dopo alcuni giorni di dieta idrica può riprendere ad alimentarsi regolarmente nell’arco di 7-10 giorni.
"Questo tipo di intervento si adatta bene a tutti i tipi di acalasia. La POEM è un intervento gravato da una percentuale molto bassa di complicanze e unisce i benefici della chirurgia, per quanto riguarda i risultati a lungo termine, ai vantaggi legati alla mini invasività- sottolinea il dr Tarantino- Inoltre, a differenza della chirurgia, può essere utilizzata anche nelle forme di acalasia che coinvolgono la parte più alta della muscolatura esofagea. Tuttavia, non può essere effettuata una plastica antireflusso in sede di intervento e quindi la problematica più importante che può emergere è rappresentata dal reflusso gastroesofageo che si verifica in una percentuale variabile dal 25 al 40% dei pazienti. Tale problematica può essere trattata molto bene con i farmaci e dagli studi effettuati non sembra rappresentare un problema significativo per i pazienti trattati con la POEM. Desidero ringraziare la Dr.ssa Maselli per il suo supporto ma anche tutto il personale medico e infermieristico non soltanto del servizio di endoscopia ma anche del reparto di degenza che con la loro professionalità e competenza hanno reso possibile l’ottima riuscita dell’intervento".
La gastroenterologia ed endoscopia digestiva di Empoli è stata individuata come centro di riferimento aziendale per l’endoscopia operativa avanzata.
Fonte: Asl Toscana Centro
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