Ha mostrato online un appartamento fingendosi un agente immobiliare e facendosi consegnare la caparra, ma in realtà l'abitazione non esisteva. La banda, composta da una 43enne fiorentina, un uomo di 47 anni e una donna di 44, avrebbe raggirato 18 persone, per lo più lavoratori extracomunitari, incassando, tra febbraio e agosto 2019 quasi 25.000 euro
I tre sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di truffa aggravata dall'aver approfittato dello stato di bisogno dei clienti e del danno rilevante provocato. Per la 43enne, che secondo la procura dirigeva l'attività dei complici, si contesta anche l'esercizio abusivo della professione di agente immobiliare.
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