Presentato lo scorso 17 novembre al Centro Culturale “Le Corti”, il libro “Storie di Madri” dell’autrice Stefania Di Pasquale ci regala uno spaccato di vita su tre madri che hanno fatto la storia: Marie-Anne Robinot, madre del giovanissimo rivoluzionario Louis Antoine de Saint-Just che condivide il suo tragico destino morendo anch’essa sotto la lama della ghigliottina; Amelia Pincherle Moravia, madre dei fratelli Rosselli, vilmente assassinati in Francia dai sicari del regime fascista nel 1937; infine Alice Weiss, madre di Don Lorenzo Milani, priore di Barbiana e figura di grande rilievo per Montespertoli.
La presentazione, tenutasi davanti a un folto pubblico e alla presenza del vicesindaco Marco Pierini e dell’Assessore alla Cultura Alessandra De Toffoli, si è conclusa presso la Fattoria La Gigliola, villa che apparteneva alla famiglia Milani. Alla villa i partecipanti hanno potuto conoscere altri dettagli storici della famiglia Milani Comparetti.
Nel libro “Storie di madri” si ricostruisce la figura della madre di Don Milani: orgogliosa ebrea triestina, laica, con uno splendido rapporto con il figlio divenuto sacerdote cattolico. Donna estremamente intelligente, raffinata e bella, sposata nel 1919 con Albano Milani Comparetti con rito civile nel Comune di Firenze. Vive nel ‘32 per un breve periodo a Milano per poi trasferirsi, appunto, nella Villa Gigliola a Montespertoli. Le persecuzioni razziali di quegli anni spingono Albano ed Alice a battezzare i figli nel ‘34 (Adriano, Lorenzo e Elena) e i due, successivamente, a sposarsi con rito cattolico nel 1938. L’occupazione tedesca in Italia e la loro ferocia fascista costringono Alice, nel luglio del ‘44 a scappare di nascosto da Montespertoli grazie ad una soffiata, salvandosi così da morte certa. Ma chi ha avuto un ruolo così determinante a Montespertoli da far salvare Alice e tanti altri ebrei dalla persecuzione nazifascista?
È la ricerca che sta svolgendo l’Amministrazione Comunale da qualche anno con la preziosa collaborazione del cav. Gabriele Boccaccini e che in occasione di ogni Giorno della Memoria (27 gennaio) restituisce al pubblico attraverso il ciclo di conferenze iniziato nel 2020 e intitolato “La Montespertoli che salvò gli ebrei”. Nella prossima conferenza, prevista per il 29 gennaio 2023, saranno portati alla luce nuovi fatti e scoperte recuperate sulla famiglia Weiss e su altri ebrei che trovarono rifugio a Montespertoli e che si salvarono dalle retate proprio grazie alla rete di solidarietà presente sul territorio comunale.
“La presentazione di questo libro di Stefania Di Pasquale si inserisce nel nostro percorso di riscoperta della micro-storia locale, e in particolare di quella legata alla presenza ebraica a Montespertoli. Come Amministrazione Comunale riteniamo fondamentale questa attività di approfondimento e conoscenza, perché illumina non soltanto il passato della nostra comunità, ma anche le prospettive di impegno e solidarietà a cui la cittadinanza è continuamente chiamata nella vita quotidiana. Le storie legate alla famiglia Weiss, così come quelle legate all’azione salvifica di don Giulio Gradassi, sono tutte legate indissolubilmente e per questo intendiamo riportarle alla luce coinvolgendo la cittadinanza. Questi sono gli obiettivi, la missione del ciclo di conferenze La Montespertoli che salvò gli ebrei che dal 2020 stiamo conducendo” commentano il vicesindaco Marco Pierini e Alessandra De Toffoli, Assessore alla Cultura.
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