Affitto salta per Gegé nello stabilimento ex Nuova Food, dubbio per 60 lavoratori.
La vicenda ha inizio nel febbraio 2019, quando l’industria di pizze pratese Compagnia Italiana Alimentari S.r.l., a seguito di difficoltà economiche e finanziare, attiva una procedura concorsuale cedendo in affitto il ramo d’azienda alla società Nuova Food Italia S.r.l. Poco dopo anche quest’ultima entra in crisi finanziaria e da giugno 2022, in accordo con la precedente procedura, cede in affitto il ramo d’azienda a Gegé S.r.l. del Gruppo Italpizza, la quale si impegna ad un affitto di due anni.
Ad agosto 2022 Nuova Food Italia S.r.l. viene dichiarata fallita. Inaspettatamente, il Curatore fallimentare di Nuova Food Italia S.r.l., ovvero della nuova procedura, in data 22 novembre 2022 comunica lo scioglimento del contratto in essere che prevede l’impegno di Gegé S.r.l. all’affitto in essere del ramo aziendale dell’industria di pizze di Prato, e intima la restituzione dell’azienda entro il 15 dicembre 2022 senza condividere l’atto con il Liquidatore Giudiziale della procedura di Compagnia Italiana Alimentari S.r.l. Ora tutto il compendio aziendale ex Nuova Food Italia S.r.l. ritorna in mano della originaria Compagnia Italiana Alimentari S.r.l. in liquidazione.
“Nonostante il continuo conflitto decisionale delle due rispettive procedure, appartenenti allo stesso foro di Prato, Gegé S.r.l. si è sempre dimostrata massimamente disponibile, attendendo per mesi che le due Procedure trovassero un punto d’incontro per il bene superiore rappresentato dalla salvezza dell’azienda. - afferma Andrea Bondioli, Direttore Generale di Italpizza S.p.A. e Amministratore unico di Gegé S.r.l. - Purtroppo oggi non possiamo che prendere atto della decisione del Curatore fallimentare di Nuova Food Italia S.r.l., nemmeno preceduta da un suo preavviso informale. - continua Bondioli - Ci rammarica dover rinunciare al sito produttivo di Prato perché fin dal nostro ingresso, grazie all’appartenenza al Gruppo Italpizza, leader nella produzione di pizze, abbiamo potuto attuare importanti investimenti, portando innovazione tecnologica, know how, formazione e relazioni commerciali, consentendo così – continua Bondioli - non solo di salvaguardare il posto di lavoro degli oltre sessanta lavoratori della gestione precedente, ma di impiegare ulteriori quaranta lavoratori. La notifica dello scioglimento del contratto – conseguenza dello scioglimento del contratto di vendita dell’azienda con riserva della proprietà a suo tempo sottoscritto tra Nuova Food Italia S.r.l. e la procedura di Compagnia Italiana Alimentari S.r.l. – è arrivata con un esiguo preavviso, non compatibile con le esigenze di un’industria e ci lascia quindi ancor più sconcertati - conclude Bondioli -. Per quanto ci concerne, pur a fronte di danni per noi significativi, non abbiamo potuto far altro che provvedere a ritirare il personale tecnico e ad avviare la fase di dismissione per la riconsegna del sito produttivo.”
Fonte: Ufficio stampa
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