"Incontriamoci conoscendo il Chebicché" è il titolo del progetto di continuità che vede protagonisti i nidi e le scuole dell'infanzia empolesi. In altre parole, lo squaletto Chebicché, nato dalla fantasia di un bambino, Pietro, e diventato libro grazie alla mamma di Pietro, Lucia, prenderà per mano i piccoli che frequentano l'ultimo anno del nido per introdurli nelle aule delle scuole dell'infanzia. Il progetto, al via da quest'anno educativo e scolastico, interessa i nidi d'infanzia pubblici e privati e le scuole dell'infanzia statali degli Istituti comprensivi Empoli Est ed Empoli Ovest e alcune scuole dell'infanzia paritarie del territorio.
Questa occasione si è concretizzata grazie al percorso di formazione congiunta, organizzata ormai da qualche anno dal Centro Studi Bruno Ciari nell'ambito del PEZ (Progetto educativo zonale) Infanzia, tra personale educativo di nido e insegnanti di scuola dell’infanzia: l'attività di formazione congiunta ha infatti permesso di avviare un percorso di conoscenza tra istituzioni educative, nella convinzione che queste opportunità siano lo strumento principale per diffondere una cultura pedagogica condivisa.
Il progetto continuità, proposto da Elisa Bertelli, coordinatrice pedagogica del Comune di Empoli, ha come obiettivo accompagnare i bambini e le bambine nel passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia, dando vita a un filo rosso, fatto di conoscenza reciproca e di esperienze di gioco condivise che il bambino avrà la possibilità di ritrovare nel nuovo contesto. Queste esperienze potranno permettere ai bambini 'grandi' del nido di entrare nella nuova realtà con più sicurezza, perché avranno già sperimentato in precedenza le uguaglianze e le differenze tra i due ambienti in termini di spazi, tempi, routine, materiali di gioco, gruppi di cui far parte e adulti di cui fidarsi. Il tutto sfogliando l’albo illustrato “Il Chebicché” e attraverso la lettura, presente sia al nido sia alla scuola dell’infanzia in tanti momenti della giornata educativa: le storie e i libri suscitano interesse nei bambini laddove smuovono emozioni e queste rendono le esperienze significative. Proprio per questo motivo, è stato scelto “Il Chebicché”, una storia che parla proprio di emozioni, di delusione, di rabbia ma anche di empatia e di amicizia.
La proposta di un progetto continuità nido-scuola dell’infanzia è stata accolta da tutti i servizi educativi con grande entusiasmo, con la conseguente adesione da parte di tutte le scuole coinvolte. Nei prossimi giorni, prenderà avvio la fase di programmazione delle attività: educatrici e insegnanti si incontreranno e insieme progetteranno esperienze di conoscenza e di gioco da proporre, a partire da febbraio 2023, a piccoli gruppi di bambini appartenenti alla fascia di età 'grandi' del nido e alla sezione dei 4 anni della scuola dell’infanzia.
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