La terra chiantigiana festeggia un altro esempio di vita longeva al femminile con il compleanno della centenaria Rosalinda Bastianelli, nata a Gubbio il 20 novembre 1922. È stato il sindaco Roberto Ciappi a celebrare con un omaggio floreale lo straordinario traguardo di Rosalinda circondata dall’affetto dei figli Angelo e Nella e di sette nipoti. I familiari hanno sottolineato la forte personalità, generosa e dinamica, della nonna di San Casciano, residente nella località di Spedaletto.
“Le nostre congratulazioni a Rosalinda, esempio di forza morale, determinazione e concretezza - dichiara il sindaco Roberto Ciappi - sempre più alto è il numero dei centenari che si registra nel nostro territorio, la qualità della vita la dice lunga sul tasso di longevità che in Chianti è uno dei più alti a livello nazionale”. Rosalinda Bastianelli, trasferita da Gubbio a San Casciano negli anni Cinquanta, non ha avuto una vita facile.
Subito dopo essersi sposata, nel 1938, Rosalinda è stata costretta a gestire da sola la sua numerosa famiglia, compresi i fratelli del marito Antonio Traversini che per sette lunghi anni, a causa della guerra e della successiva prigionia in Germania, rimase suo malgrado lontano da casa. La donna ha sbarcato il lunario come poteva impegnandosi in mille attività, dal lavoro nei campi alla collaborazione domestica al servizio di famiglie benestanti, “la mamma ha conosciuto la fatica – ricordano i figli - e non si è mai risparmiata per garantirci una vita dignitosa nel momento in cui la povertà dilagava ovunque”.
Era nota persino per la sua forza fisica, nonostante l’aspetto esile che ingannava i suoi stessi familiari. “La mamma è stata una guerriera – continuano - sotto lo stupore di tutti un anno riuscì persino a raccogliere 65 quintali di olive”. Ma quello per la terra non è stato l’unico amore di Rosalinda. La centenaria ha coltivato anche una grande passione per l’arte del ricamo. “Tutta la comunità rivolge a Rosalinda i migliori auguri – conclude il sindaco – è stata una gioia vederla sorridere, dare e ricevere baci e abbracci e spegnere le cento candeline insieme alla sua famiglia, l’affetto delle persone care è un elemento essenziale per continuare ad assicurare qualità della vita sociale e affettiva alle persone anziane”.
Fonte: Comune di San Casciano in Val di Pesa - Ufficio stampa
Notizie correlate
Tutte le notizie di San Casciano in Val di Pesa
<< Indietro