Donna derubata di 24mila euro con la truffa onlline, denunciati in 6

I carabinieri di Siena hanno smascherato una banda dedita alle truffe informatiche, specializzata in particolare nelle tecniche dello smishing e del vishing.

L’indagine si è conclusa con la denuncia di 6 italiani, quasi tutti residenti nella provincia di Napoli, responsabili di aver raggirato una donna senese inducendola a rivelare i codici personali dell’home banking, svuotandole il conto corrente online.

La vittima, a settembre scorso, si era rivolta alla Stazione Carabinieri dopo che era stata raggirata, indotta in errore e derubata di una cospicua somma di denaro. In particolare, la donna ha raccontato di aver ricevuto dapprima un messaggio “Gentile cliente, la sua Banca la informa che a causa di un’anomalia sul suo conto…” che la invitava a cliccare un determinato “link”.

La donna, dopo aver cliccato il link riportato si era vista aprire una schermata molto simile a quella della propria Banca, in cui le veniva richiesto di fornire i dati anagrafici e il numero di telefono. Successivamente, riceveva una telefonata nella quale una rassicurante voce femminile, qualificatasi come operatrice bancaria, le chiedeva di fornire le credenziali di accesso al servizio home-banking.

Poco dopo, la donna, insospettita da tale procedura, tentava di entrare nel proprio servizio home-banking, vedendosi tuttavia negato l’accesso, poiché i truffatori nel frattempo avevano modificato le credenziali di accesso.

Le indagini svolta dai Carabinieri della Stazione di Siena hanno consentito di appurare che i malfattori avendo nella loro disponibilità i dati personali della vittima e le credenziali di accesso al servizio bancario on line, e che, con diverse operazioni, avevano ricaricato 5 carte di credito facenti capo agli indagati, prelevando dal conto della donna circa 24.000 euro.

I successivi accertamenti tecnici hanno consentito agli investigatori dell’Arma dei Carabinieri di identificare gli autori della truffa, che sono stati tutti deferiti in stato di libertà poiché indiziati dei reati di frode informatica e ricettazione.

Come sventare le truffe

La truffa scoperta dai militari dell’Arma di Siena è un mix di tecniche atte a raggirare le vittime, quali lo smishing e il vishing.

La tecnica dello smishing è una particolare forma di phishing che utilizza i telefoni cellulari come piattaforma di attacco, inviando un SMS al cellulare della vittima e inducendola così a comunicare informazioni personali che, come nel caso in questione, possono essere i dati anagrafici e il numero di telefono.

Il vishing è un’altra forma di truffa, simile al phishing, che sfrutta tecniche di persuasione, poste in essere da manipolatori che contattano telefonicamente le vittime, con un approccio apparentemente serio e affidabile, convincendole a rivelare i propri dati personali, approfittando dell’urgente necessità di tali informazioni.

Poiché queste truffe sono diventate sempre più diffuse, è opportuno ricordare che le banche, le agenzie di credito e altri servizi affidabili non trasmettono messaggi che inducono gli utenti a inserire dati anagrafici, password e coordinate bancarie tramite un link.

È utile aggiungere, altresì, che anche quando si clicca sul link falso per errore, è sempre possibile sottrarsi alla truffa prima che sia troppo tardi e che, comunque, prima di compiere qualsiasi azione è bene rivolgersi al servizio clienti della propria banca/agenzia di credito.

Per ulteriori chiarimenti si invitano i cittadini a rivolgersi al presidio dell’Arma dei Carabinieri più vicino alla propria abitazione, dove sono resi disponibiliti anche depliant con consigli pratici antitruffa o a partecipare alle conferenze che il Comando Provinciale dell’Arma ha già svolto e continuerà a tenere nei prossimi mesi presso vari centri di aggregazione e parrocchie in tutto il territorio della Provincia di Siena.

Consigli utili possono essere reperiti anche sul sito www.carabinieri.it nella sezione “IN VOSTRO AIUTO”, alla voce “CONSIGLI – CONTRO LE TRUFFE”.

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