"Condizioni non negoziabili" del Pd per non sfiduciare il sindaco Casini

Francesco Casini, sindaco Bagno a Ripoli

È finita a tarda notte ieri l'assemblea comunale del Partito Democratico di Bagno a Ripoli dopo la decisione del sindaco Francesco Casini di passare a Italia Viva.

Al fine di salvare il territorio dal un commissario prefettizio, che entrerebbe in gioco in caso di sfiducia da parte della maggioranza, il Pd ha voluto dettare "condizioni non negoziabili nell'interesse di cittadine e cittadini di Bagno a Ripoli".

Secondo quanto si apprende tra le condizioni dettate dalla segreteria troviamo l'azzeramento delle deleghe del sindaco, in particolare bilancio e polizia municipale, che andranno ad assessori Pd, la collegialità di ogni scelta e la revisione dei rapporti interni all'amministrazione.

"Al sindaco - riferisce la segreteria locale - verrà chiesto di rimettere il mandato nelle mani della maggioranza subordinandolo, d'ora in avanti, al pieno rispetto delle condizioni che saranno indicate in un documento che, tenendo conto dei contributi arrivati dagli iscritti ieri sera, sarà poi sottoposto lunedì al voto dell'assemblea comunale del Pd".

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