Operai Gkn a Palazzo Vecchio, la protesta va avanti: "Qua siamo, qua rimaniamo"

Nel pomeriggio di lunedì 14 novembre una trentina di lavoratori della Gkn ha 'occupato' il consiglio comunale di Firenze per chiedere chiarezza sulla vertenza.

"Questo è il momento dell'azione, è una sfida che lanciamo alla classe dirigente di questo Paese. La proprietà lancia condanne a mezzo stampa, noi siamo qua in carne e ossa, con stanchezza e fame. Siamo pronti a metterci il corpo e anche, serenamente, a rimetterci la fedina penale. Qua siamo e qua rimaniamo" sono le parole Dario Salvetti, della Rsu e del Collettivo di fabbrica della ex Gkn, a proposito della protesta.

Dopo quasi ventiquattro ore gli operai ex Gkn sono ancora a Palazzo Vecchio e molte forze politiche stanno dicendo la loro riguardo questa forma di protesta.

Al momento da parte degli operai non ci sarebbe la volontà di interrompere la protesta o cambiare sede (fuori dalla Sala dei Duecento, in modo da terminare il Consiglio comunale, attualmente sospeso): "Almeno ci accusano di un'occupazione abusiva vera".

Rifondazione Comunista: "Solidarietà al Collettivo di Fabbrica"

Tutta la nostra solidarietà e il nostro supporto va ai lavoratori del Collettivo di Fabbrica della GKN che da ieri hanno occupato il Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, interrompendo e portando, di fatto, all’ordine del giorno della seduta la loro vertenza aziendale. Come affermato dai nostri consiglieri di Sinistra Progetto Comune Palagi e Bundu, “dopo quasi 24 ore dall’apertura della seduta di ieri, il Consiglio comunale deve rimanere sospeso e non chiudersi”. Da mesi il Collettivo sta condividendo le vicende di chi lavora nello stabilimento di Campi Bisenzio, portando esperienze, modalità ed elaborazioni in patrimonio di un territorio che viene, giorno dopo giorno, stremato da crisi aziendali, economiche e ambientali che hanno fortissime conseguenze sociali. Sin dall’inizio è stata chiara la rivendicazione: la GKN è una risorsa del nostro territorio e come tale deve essere gestita, in prospettiva, nel rispetto di chi ci lavora, dell’ambiente e del tessuto produttivo. Non possiamo fare altro che sostenere l’occupazione della “casa Comune” per eccellenza, la sede dell’amministrazione comunale, portata avanti dai lavoratori che hanno smesso di percepire lo stipendio senza alcun anticipo di cassa integrazione e che, ancora dopo mesi, non hanno avuto risponste alle domande sul piano industriale che la nuova proprietà dovrebbe presentare per il loro stabilimento. Non possiamo fare altro che sostenere la fermezza con cui si richiede una risposta chiara e certa alle istituzioni, a tutti i livelli, che devono una volta per tutte impegnarsi nel fare luce su quale sarà il destino della ex GKN, confrontandosi nel merito con le proposte elaborate dal Collettivo di Fabbrica e dalla rete che nei mesi lo ha sostenuto (su tutti, il Decreto anti-delocalizzazioni bocciato dallo scorso Parlamento). Non possiamo fare altro che sostenere i lavoratori del Collettivo, con cui da mesi condividiamo piazze e proteste, che sono oggetto attacchi meschini e screditanti di Borgomeo che li accusa, tra le altre cose, di “rendere inagibile” lo stabilimento. Con i lavoratori del Collettivo lo stabilimento GKN è diventato il centro di una fucina di idee, di elaborazioni, di progetti di riconversione industriale che dovrebbero essere valorizzati e non messi sotto attacco.

Fossi (PD): "QF dica se può andare avanti o no"

"Su Gkn i due punti irrinunciabili sono la salvaguardia del sito produttivo e dei posti di lavoro. Io come sindaco prima e come deputato ora l'ho sempre pensata così. 'Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai', come canta De Gregori...”.

A dirlo è il deputato Pd Emiliano Fossi a proposito della protesta in corso a Palazzo Vecchio degli operai ex Gkn.

“Io la penso così: se ci sono le condizioni per andare avanti con la soluzione proposta dalla Qf e per dare concretezza al loro piano, bene – dice Fossi –. Se invece ciò non è possibile, l'azienda lo deve dire chiaramente e velocemente. Il ministero dello Sviluppo Economico – aggiunge Fossi – deve poi assumere un ruolo molto più incisivo, perché negli ultimi mesi è stato latitante come ho lamentato anche nell'interrogazione presentata la settimana scorsa alla Camera dei Deputati. Il ministero deve essere un soggetto attivo e protagonista di questa vicenda, non uno spettatore passivo”.

Galletti (M5S): "Regione solleciti il Governo a trovare nuovi investitori"

"È l'ora di terminare questo balletto sulla pelle dei lavoratori e tirare fuori un piano industriale degno di questo nome. Se Borgomeo non riesce a farlo deve intervenire il Ministero delle Imprese. Alcune nostre fonti ci riferiscono, inoltre, che il problema sembrerebbe nascere dal fatto che il Ministero del Lavoro manifesti alcune difficoltà nel concedere il pagamento della cassa integrazione. Se questa circostanza, già all’attenzione dei nostri parlamentari toscani, fosse verificata sarebbe grave: un’ulteriore prova che i Ministri del governo Meloni hanno difficoltà a parlarsi tra di loro, in un momento in cui l’unità è essenziale per procedere nella riqualificazione dello stabilimento.”

A dichiararlo è la Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana, Irene Galletti, in una nota inviata alla stampa in merito all’occupazione del Consiglio Comunale da parte di alcuni lavoratori dell’ex Gkn di Campi Bisenzio.

“Fin dai primi momenti di questa vicenda il Movimento 5 Stelle è sempre stato al fianco di questi lavoratori che rivendicano, non solo il mantenimento del proprio posto di lavoro, ma anche il dovuto rispetto. A questo punto, in base anche alle recenti dichiarazioni rilasciate da Borgomeo, è chiaro che serva un intervento della Regione e del Ministero per verificare soluzioni alternative. Per favorire questo passaggio - chiarisce la consigliera regionale - ho già presentato una mozione per esprimere, a questi lavoratori, la solidarietà del Consiglio Regionale e per impegnare il Presidente Eugenio Giani a sollecitare Adolfo Urso, ministro con delega alle Imprese nel nuovo Governo, ad attivarsi immediatamente, in sinergia con le altre istituzioni, a rimuovere ogni ostacolo che non permetta il salvataggio dello stabilimento e, se necessario, reperire nuovi investitori per superare lo stallo e garantire la sopravvivenza dell’azienda e dei posti di lavoro.” Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Regione Toscana.

Sulla stessa linea si esprime Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle eletto nel collegio fiorentino, che ha sottoscritto un'interrogazione parlamentare congiuntamente con Emiliano Fossi, per dare più forza alla lotta dei lavoratori e perché nella difesa della loro giusta causa non ci debbano essere steccati.


Terminata la protesta, gli operai escono da Palazzo Vecchio

È terminata questa sera la protesta degli operai ex Gkn a Palazzo Vecchio, iniziata ieri alle 14.30 con sospensione del Consiglio comunale. Nel tardo pomeriggio di oggi, dopo oltre 24 ore, il Collettivo di fabbrica ha lasciato la sede del Comune di Firenze.

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