Un progetto-laboratorio di proposte e idee per progettare e disegnare “Firenze domani”. Nasce con questo intento la raccolta di oltre 80 interventi, proposte e riflessioni di altrettanti protagonisti del dibattito pubblico cittadino, riuniti in un volume da Confindustria Firenze e Fondazione CR Firenze. La più grande antologia mai realizzata a Firenze sulle prospettive future della città.
Una officina progettuale che prende avvio dalla cura e dall’amore che hanno le imprese per il territorio in cui operano, ma anche dalla convinzione che i destini economici e sociali dell’area metropolitana fiorentina dei prossimi trent’anni saranno, in larga parte, condizionati dalle scelte adottate (o non adottate) nei prossimi mesi.
“Questo è il secolo delle città; almeno di quelle – come Firenze – che hanno le carte per essere protagoniste globali, perché luoghi d’innovazione produttiva e di un mix di terziario avanzato e manifattura. Territori che concentrano funzioni di ricerca e settori nuovi; e che sono calamite dei talenti necessari all’economia della conoscenza” si legge nella presentazione al volume del presidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi. “L’Europa considera le città metropolitane come centrali per il suo rilancio; lo abbiamo visto con il PNRR. Ora spetta all’Italia scommettere sulle sue città metropolitane, che concentrano gran parte del PIL e della popolazione, che sono snodi economici con forti legami con l’estero e sedi dei maggiori centri di ricerca e istruzione universitaria. Firenze metropolitana fa parte di queste realtà; e questo volume è dedicato alla sua “riprogettazione”.
“Questo volume non vuole essere un libro dei sogni né l’ennesimo pamphlet di buoni propositi. Vuole solo cercare di raccogliere proposte e riflessioni di autorevoli personalità, tra le più rappresentative del nostro territorio, per offrirle alle istituzioni e a coloro che sono chiamati a fare scelte che determineranno il futuro della nostra città e di coloro che vi abitano” aggiunge il presidente della Fondazione CR Firenze, Luigi Salvadori nella sua prefazione. “È infatti evidente come la stagione del Covid abbia reso drammaticamente evidente e urgente mettere mano a quei processi urbanistici e sociali che possano adeguare i nostri centri alle nuove esigenze di abitabilità e alle nuove abitudini che la pandemia ha fortemente mutato”.
“Firenze domani” è la prima azione del progetto-laboratorio che ha già focalizzato l’attenzione, nel corso dell’evento di presentazione, che si è tenuto questa mattina, sulle grandi infrastrutture strategiche cittadine.
Firenze Domani, edito da Mandragora, può essere richiesto (gratuitamente) nella sede di Confindustria Firenze.
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