Le prime luci del palco del Teatro di Fiesole si accenderanno domenica 20 novembre alle ore 18 con la proiezione del film Dante di Pupi Avati. In sala a presentare la pellicola Alessandro Haber. Il film narra la vita di Dante Alighieri raccontata dal Boccaccio, interpretato da Sergio Castellitto. La pellicola del 2022, ultimo lavoro del produttore cinematografico, è ispirata al libro Trattatello in Laude di Dante scritto appunto dal Boccaccio. Alla première dello scorso giugno intervenne il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Alle 20.30 sarà proiettato “La Stranezza” di Roberto Andò, un piccolo capolavoro di stile che tiene assieme film e teatro con protagonisti straordinari Toni Servillo, Ficarra e Picone. Parteciperà Ugo Chiti, sceneggiatore del film.
Lunedì 21 novembre alle ore 21 salirà sul palco del Teatro di Fiesole l’Orchestra Vincenzo Galilei composta dagli allievi che frequentano il triennio della Scuola di Musica di Fiesole (con la quale prende il via dunque una preziosa collaborazione), compagine attiva nella realizzazione di programmi più impegnativi sotto il profilo strumentale, che si esibirà con Alexander Lonquich in brani di Mozart e Beethoven. Lonquich, pianista e direttore d’orchestra tedesco, si è esibito nei principali centri musicali europei oltre che in Giappone e negli Stati Uniti, collaborando con le principali orchestre di diversi paesi. Nel settembre del 2020 il musicista è stato nominato Direttore Artistico della Fondazione Scuola di Musica di Fiesole.
Martedì 22 alle ore 21 nel Teatro di Fiesole risuoneranno le note di quello che è considerato uno dei più autorevoli esponenti della musica italiana, Edoardo Bennato. Da oltre quarant’anni una delle voci più amate della nostra canzone d’autore, il cantautore napoletano porterà le sue sonorità inconfondibili sul palcoscenico. Per l’occasione sarà affiancato da Giuseppe Scarpato alla chitarra, Roberto Perrone alle percussioni, dal Quartetto Flegreo e da Maria Chiara Chizzoni, soprano. Sarà l’occasione per apprezzare il repertorio di Bennato in una chiave originale, con gli strumenti classici che si uniranno a quelli ritmici ed elettrici per un sound unico.
Mercoledì 23 novembre alle 21, saliranno sul palco del Teatro di Fiesole Glauco Mauri e Roberto Sturno, che porteranno in scena Il Canto dell’Usignolo di William Shakespeare, omaggio al grande poeta inglese, genio della cultura europea che da quattrocento anni ci parla dell’essere umano con parole immortali. Questo evento segna l’avvio di una preziosa collaborazione con il Teatro della Pergola.
Accompagnati dalle musiche composte da Giovanni Zappalorto, eseguite in scena dallo stesso Zappalorto al piano e da Rodolfo Demontis alle percussioni, con gli elementi scenografici di Marta Crisolini Malatesta, Glauco Mauri e Roberto Sturno danno voce alle immortali opere di Shakespeare - definito “L’usignolo” perché con il suo canto parla della vita di tutti noi - in un caleidoscopio di testi che attinge alle pagine più belle dei capolavori del Bardo di Avon, dall’amore esternato ne “I Sonetti”, sentimento universale al di là dei generi, all’epica dell’Enrico V, da Come vi piace a Macbeth, dal Riccardo II al grido disperato contro il malvagio di Timone d’Atene, al Giulio Cesare, a Re Lear fino alla magia di Prospero de La tempesta.
Il Teatro di Fiesole, inaugurato lo scorso 27 ottobre, vanta una struttura all’avanguardia in vetro e acciaio disposta su cinque livelli, una sala espositiva e ampie terrazze che si affacciano sulla valle e 316 posti tra platea e galleria.
Il progetto risponde alle esigenze delle diverse anime del mondo dello spettacolo, come concerti e opere teatrali, grazie alla possibilità di passare da un'acustica naturale a una con un tempo di riverbero fortemente controllato per le sorgenti amplificate.
I biglietti per gli eventi sono già disponibili sul circuito Box Office.
Fonte: Ufficio Stampa
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