La capogruppo di Monteluponelcuore-Centrodestra per Montelupo, Maddalena Pilastri, esprime le proprie perplessità in merito al regolamento per la Tariffa sui rifiuti corrispettiva, discusso nel consiglio comunale montelupino dello scorso 8 novembre.
"Ci è stato detto dall'Assessore che tale passaggio è inevitabile. E questo non è corretto, in quanto la normativa prevede la facoltà per il comune di passare ad una tariffa corrispettiva e non un obbligo e, se Arera o Ato imponessero invece un obbligo, questo sarebbe in palese violazione di legge. Ci è stato detto che il gestore si attende una riduzione dei rifiuti, una maggiore qualità e una responsabilizzazione dell'utente. Ci chiediamo come oggi possa il gestore invece affermare che con la tariffa corrispettiva avrà maggiori ricavi dalla vendita dei materiali di recupero e minori costi per il trattamento dei rifiuti che saranno qualitativamente migliori. Ci chiediamo come mai il gestore ci dice dopo dodici di porta a porta che i rifiuti non sono vendibili per problemi qualitativi. E tutte quelle belle storie sui comuni ricicloni erano solo per fare due chiacchiere?"
"Ci è stato detto che le agevolazioni con ogni probabilità verranno mantenute e possono essere mantenute grazie ai fondi comunali. E allora ci chiediamo dove verranno presi questi fondi comunali se non abbiamo più una gestione TARI che dava margini positivi, anche se limitati dalla mancata riscossione.
Non ci è stato detto quali sono i vantaggi per l'utente e l'ambiente, visto che la nostra zona e la regione Toscana in generale non hanno impianti adeguati per il riciclo dei rifiuti.
Abbiamo chiesto perché la Giunta ha deciso di passare alla tariffa corrispettiva e non ad una TARI puntuale, che sarebbe rimasta tributo, nelle mani del Comune. La risposta ci ha lasciato veramente di stucco: " Se avessimo mantenuto la tari così com'è anche per il 2023, avremmo avuto grossissime difficoltà a chiudere il bilancio preventivo per il 2023". La scelta è stata quindi dettata da problematiche di bilancio. La scelta è stata dettata non da una seria analisi dell'alternativa di una TARI puntuale, calcolata con i medesimi criteri della Tariffa corrispettiva. Abbiamo chiesto che fine avrebbero fatto i crediti presenti nel bilancio e relativi alla mancata riscossione della TARI, quei residui attivi che stanno, a detta dell'Assessore, bloccando i fondi nel bilancio comunale, per la presenza del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Saranno semplicemente eliminati? saranno ceduti gratuitamente? o Venduti? Perché, in fin dei conti, sono soldi che il Comune avrebbe diritto a riscuotere e che coprirebbero quei costi già sostenuti, anche finanziariamente, per il servizio. Se vengono mantenuti, viene meno la finalità di liberare risorse. Al riguardo non abbiamo avuto risposta. Così come non abbiamo avuto dati esempi o simulazioni relativi al calcolo della tariffa nell'uno e nell'altro modo.
Abbiamo votato convintamente contro, e non perché contrari ad una tariffazione puntuale, che riteniamo sia la strada giusta da intraprendere e che porterebbe vantaggi anche all'utente, che potrebbe essere conseguita anche lasciando la TARI tributo, ma perché sembra che sia l'ennesima azione finalizzata a dotare il gestore di risorse finanziarie, senza nessun beneficio per il cittadino, né per l'ambiente".
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