Un autista di Autolinee Toscane è stato aggredito e minacciato da un gruppo di giovani violenti che poi hanno anche lanciato un tombino contro il vetro del bus.
L’aggressione è avvenuta mercoledì sera, 9 novembre 2022, alle ore 19:45 circa, lungo la Linea 5 Buffalmacco - Stazione in via Fermi a Pisa.
L’autista ha sentito odore di bruciato e guardando dallo specchietto interno retrovisore ha notato un gruppo di ragazzi (4 maschi e una femmina) che stavano fumando.
L’autista ha quindi chiesto gentilmente ai ragazzi di smettere di fumare e di scendere dal bus perché avevano commesso una violazione anche nei confronti degli altri utenti a bordo. A quel punto uno dei componenti del gruppo di giovani ha aggredito l’autista inveendo e battendo i pugni sul vetro divisore. Preoccupato per la situazione che stava degenerando e per l’incolumità propria e degli altri utenti a bordo dell’autobus, l’autista ha fermato il bus in via Fermi e ha bloccato la viabilità e cominciato a suonare il clacson per attirare l’attenzione.
L’aggressione però è continuata col giovane violento che ha strappato gli occhiali dal viso dell’autista e ha cercato di entrare nella cabina provando a spaccare la strumentazione di bordo e a prendere le chiavi del bus. Negli stessi istanti un altro giovane ha cercato di aggredire l’autista dal finestrino di guida, ma l’autista è riuscito a chiuderlo prima di venire colpito.
Dopo qualche minuto, i giovani sono scesi dal bus, ma sono tornati poco dopo con un tombino in mano e lo hanno tirato contro il finestrino di guida che tuttavia ha retto all’impatto. A questo punto l’autista è riuscito a chiamare il 113, ma quando sul posto sono arrivate le forze dell’ordine i giovani si erano già dileguati.
L’aggressione è già stata denunciata alle autorità competenti.
“Voglio esprimere la solidarietà e la vicinanza di tutta l’azienda al nostro lavoratore – commenta il Presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli – e ringraziarlo per aver immediatamente pensato a salvaguardare gli utenti a bordo del bus. Ringrazio anche le forze dell’ordine per l’immediato intervento e mi auguro che quei delinquenti possano essere indentificati al più presto e chiamati a rispondere delle proprie azioni. Come azienda assieme ai sindacati, alle istituzioni e alle prefetture stiamo predisponendo un piano complessivo per aumentare la sicurezza dentro e fuori i nostri bus attraverso anche l’utilizzo di telecamere e sistemi di allarme direttamente collegati con le centrali operative delle questure. Tuttavia, tali sistemi di vigilanza attiva seppur indispensabili non sono sufficienti perché occorre anche una comune battaglia culturale, soprattutto fra le giovani generazioni, che rimetta in primo piano il ruolo sociale e il valore per la comunità di chi, come i nostri autisti, lavora quotidianamente per garantire un servizio pubblico essenziale come il trasporto pubblico e collettivo”.
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