Il servizio sanitario regionale avrà una nuova figura a servizio della salute dei cittadini, quella dello psicologo di base. Una proposta di legge che prevede la sua istituzione è stata licenziata questa mattina dalla commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd). Il voto all’atto, presentato da numerosi consiglieri del Pd (primo firmatario Andrea Vannucci), è stato favorevole all’unanimità.
“Si tratta di una proposta di legge che ha visto una lunga fase di gestazione e che è molto importante – ha commentato il presidente Sostegni -. L’obiettivo è quello di fornire un servizio rilevante in più ai cittadini toscani, un servizio che vorremmo diventasse strutturale e integrato in tutto il servizio sanitario regionale”.
La versione definitiva della proposta, con alcuni emendamenti che hanno raccolto i suggerimenti degli addetti ai lavori, è stata votata dopo un lavoro che ha visto coinvolti fattivamente anche i consiglieri di opposizione, e dopo una serie di audizioni in cui sono stati ascoltati categorie ed enti interessati.
Nella stesura definitiva, in particolare, come ha spiegato Andrea Vannucci, è stato ribadito il raccordo tra lo psicologo di base e i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta e sono stati rafforzati il monitoraggio e la fase valutativa, prevedendo una relazione dopo due anni su cui si dovrà esprimere anche la commissione Sanità.
La nascita della figura dello psicologo di base ha l’obiettivo, spiegano i firmatari, di allargare “l’offerta di servizi sanitari nell’ottica di una presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici”.
Da tempo si è riscontrata anche in Toscana una crescente domanda di assistenza nell’ambito dei bisogni di carattere psicologico da parte della popolazione, incremento facilmente rintracciabile anche nell’aumento del consumo annuo di antidepressivi. La pandemia da Covid-19, poi, oltre ai ben noti danni fisici, sociali ed economici, ha comportato un peggioramento della condizione psicologica soprattutto in alcune fasce di età e categorie.
La legge dunque istituisce il servizio di psicologia di base caratterizzato da uno stretto legame con il territorio, con i medici e con i pediatri di base, per fornire adeguato sostegno psicologico per le persone a rischio come gli anziani, i bambini, il personale sanitario, attraverso la previsione di un primo livello di servizi di cure psicologiche accessibili a tutti indistintamente.
Se nell’immediato si prevede un servizio di liberi professionisti in convenzione, la previsione è quella di strutturare il servizio superando le convenzioni e integrando gli psicologi nel servizio sanitario regionale.
Lo psicologo di base dovrà intercettare il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione che spesso rimangono inespressi e i bisogni di benessere psicologico, come in caso di lutti, separazioni, malattie croniche, perdita del lavoro, sintomi ansiosi-depressivi, problemi legati a fasi del ciclo di vita, eventi stressanti, problemi psicosomatici, supporto ai professionisti sanitari.
A margine dei lavori della commissione il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha espresso la sua soddisfazione per il via libera alla legge.
“È un passo davvero significativo per l’istituzione di una figura di riferimento per tutte le cittadine e i cittadini toscani. Grazie al presidente Enrico Sostegni e il consigliere Andrea Vannucci per l'importante lavoro svolto e adesso cercheremo di approvarla il più velocemente possibile in aula. È una norma rivoluzionaria, che finalmente dice una cosa semplice e chiara: la salute mentale è fondamentale come quella fisica e deve essere un diritto di tutti”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - Ufficio stampa
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