Prestazioni specialistiche ambulatoriali in crescita in Toscana: nei primi sei mesi di quest’anno sono state di più dello stesso semestre prima della pandemia, ovvero il 2019. Ed è l’unica regione in Italia con il segno positivo, di contro a territori con differenze in negativo. Lo certifica Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che fa capo al Ministero della salute e che a Roma ha presentato i dati aggioranti sulla mobilità sanitaria, il monitoraggio dei tempi di attesa degli interventi chirurgici e le attività, per l’appunto, di specialistica ambulatoriale.
“Sono dati che analizzeremo nei prossimi giorni nel dettaglio per esaminare punti di forza e debolezza del nostro sistema sanitario – spiega l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - Il fatto che la Toscana sia stata comunque l’unica regione in Italia ad aver aumentato, dell’1,48 per cento, il volume di attività per quanto riguarda le visite specialistiche ambulatoriale è una dato significativo”.
“Vuol dire aver offerto ai toscani - prosegue l’assessore - più visite rispetto al 2019 e si tratta di un dato importantissimo, che va nelle direzione dell’abbattimento progressivo dell’arretrato delle liste di attese che si è determinato con la pandemia. Lo ritengo un elemento di grande importanza: a merito dei professionisti del sistema sanitario, che è riuscito a tenere il fronte pandemico e, allo stesso tempo, garantire più prestazioni di quelle erogate nel 2019”.
Fonte: Regione Toscana - Ufficio Stampa
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