i.p.

Affitti: il trend dei prezzi stellari a Milano

Milano, la capitale economica del Paese, ogni anno catalizza numerosi visitatori e innumerevoli fuori sede in cerca di opportunità professionali e formative.

Per questa ragione, anche per quest’anno, la città Meneghina si attesta come una delle più care in termini di costi della vita.

Chi sta progettando di trasferirsi qui o di abbandonare il nido per avviare una vita indipendente, in un nuovo appartamento, deve quindi mettere in conto un budget cospicuo, per coprire sia i costi del canone d’affitto che tutte le altre spese utili per vivere.

Ma come sta andando il mercato degli affitti a Milano?

La domanda cresce e i costi anche. La concorrenza per trovare delle stanze libere a Milano è sempre piuttosto elevata e aggressiva, soprattutto nei periodi clou dell’anno, tipo settembre/ottobre, ma anche gennaio, a ridosso del nuovo anno accademico e dei nuovi contratti di assunzione, le case e le stanze in affitto vanno letteralmente a ruba.

Dopo un temporaneo arresto causato dagli eventi legati alla pandemia, che ha immobilizzato il mercato immobiliare meneghino per quasi due anni, la domanda e i prezzi sono tornati a salire.

Vediamo più nel dettaglio, dunque, quali sono le tendenze del mercato delle locazioni immobiliari residenziali e quali fattori incidono maggiormente sul canone di locazione.

Domanda e prezzi d’affitto sono in crescita

Secondo un’indagine riportata sul quotidiano la Repubblica, il mercato immobiliare segue due tendenze diametralmente opposte per quanto riguarda le vendite e gli affitti.

Se le prime stanno subendo una battuta d’arresto, dovuta principalmente al rincaro dei costi della vita, all’inflazione e all’incertezza che aleggia sul contesto internazionale, con un lieve calo anche dei prezzi di vendita, gli affitti, invece, vanno a gonfie vele.

La stessa indagine, infatti, mostra come la domanda di case in locazione, nella provincia di Milano sia aumentata del 74%, nell’ultimo trimestre, con un rincaro dei prezzi al metro quadro del 2%.

Un trend che, sempre da quanto emerge dalla ricerca, segue una direzione inversa rispetto alle tendenze regionali e alle altre province lombarde.

In numeri, solo per citare un esempio, sono necessari circa 20 euro al metro quadro per affittare un appartamento in pieno centro, all’ombra della Madonnina, contro i 15,6 euro di qualche mese fa.

Il dato che sorprende maggiormente, però, è il calo dell'offerta di appartamenti in locazione, che, solo nella provincia di Milano è sceso di 17 punti percentuali.

Si evince molto facilmente, quindi, che riuscire a reperire un immobile in buone condizioni e a prezzi accessibili, ora sia più difficile rispetto allo scorso semestre.

I fattori che incidono sul canone di locazione

I dati appena presentati, chiaramente, riguardano una media delle tendenze seguite dal mercato immobiliare milanese. Va da sé che l'aumento dei canoni di locazione non sia omogeneo in tutti i quartieri del capoluogo lombardo, ma segua andamenti diversi in base all’appetibilità dei rioni.

Il primo fattore che incide sui prezzi d’affitto, infatti, è proprio la zona in cui ha sede l’immobile.

Nelle aree centrali, limitrofe al Duomo, al Quadrilatero della Moda, a Brera, i prezzi possono superare i 20 euro al mq, come già accennato. Costi che vengono mantenuti o solo lievemente minori in aree meno centrali, ma comunque ben collegate al centro, magari con fermate della metro dove convergono diverse linee, o rivalutate da poco, come Isola, divenuto quartiere ormai molto ricercato ed esclusivo.

A incidere poi sui prezzi degli affitti sono anche le dimensioni e le condizioni dell’immobile. Un immobile nuovo ha chiaramente un valore diverso rispetto a uno da ristrutturare, e certamente una villetta indipendente richiede costi d’affitto e di gestione più alti rispetto al monolocale.

Anche in questo caso, però, bisogna ponderare bene tutti gli elementi appena citati, per individuare la soluzione migliore, tenendo conto che in centro anche piccoli appartamenti da ristrutturare vengono locati a prezzi superiori rispetto a case più grandi e nuove, però collocate in aree meno centrali.

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