E’ un ritorno a casa per il parroco ‘felice’ di San Donato in Poggio che continua a scorrere, come un fiume in piena, nei ricordi di chi lo ha conosciuto e ne ha condiviso passioni e vocazioni solidali. Ancora una volta il nome di Don Danilo Cubattoli (1922-2006) - entra e si fissa in modo permanente al tessuto sociale della sua comunità. Alla memoria, fatta di storie e testimonianze d’amore per il prossimo, di un uomo profondo che in ogni azione fece prevalere l’attenzione ai bisogni altrui, alla carica solidale e rivoluzionaria di un parroco che visse la propria missione di fede e coraggio come un’avventura a sostegno dei più fragili, è dedicata l’intitolazione dei giardini di San Donato in Poggio, una delle aree più frequentate del borgo.
Passeggiare, giocare, condividere un momento di socialità nel cuore verde di via Boccaccio, a San Donato in Poggio, e chiedersi chi sia stato, quale importante opera abbia compiuto il parroco la cui identità, oggi ancora più visibile, è incisa sulla nuova targa collocata nella frazione del comune di Barberino Tavarnelle. A motivare l’intento e la scelta del luogo è stato il sindaco David Baroncelli, dopo aver scoperto la targa alla presenza di tantissime persone, tra parenti, amici e conoscenti legati alla figura di Don Cuba. “Abbiamo voluto rendere omaggio al centenario della nascita che ricorre quest’anno - ha commentato - radicando un segno, un elemento permanente nel borgo natale del parroco, a San Donato in Poggio, l’area di un giardino, frequentata dai più giovani e dalle famiglie, ci è sembrata quella più adatta per dare un futuro all’importante eredità di valori lasciata da Don Cuba, all’ideale album di ricordi che chiunque passi dal giardino potrà conoscere e sfogliare”.
“Il nostro intento è aggiungere un tassello - ha aggiunto il sindaco Baroncelli - all’opera di valorizzazione e diffusione della conoscenza del prete di strada, innamorato della verità delle cose, delle persone che considerava tutti, indistintamente, fratelli e sorelle e del suo importante percorso tra gli ultimi che intraprese con ottimismo, determinazione e umiltà”. “La targa che dà nome ai giardini di San Donato – ha rilevato - rafforzerà la memoria di Don Cuba, il parroco capace di praticare nella quotidianità la cultura del bene e guardare al mondo senza pregiudizio alcuno, solo ed esclusivamente con gli occhi dell’amore per il prossimo. Una lezione, la sua, di incredibile valore per tutti noi e le future generazioni”.
Oltre al sindaco David Baroncelli, all’iniziativa sono intervenuti gli assessori Roberto Fontani e Tatiana Pistolesi, il presidente del Consiglio comunale Alberto Marini, il sindaco di San Casciano in Val di Pesa Roberto Ciappi, i parroci di San Donato in Poggio e Tavarnelle, don Hervè Mamboueni Mboumba e Don Franco Del Grosso, il presidente dell’associazione Don Cuba Franco Lucchesi e l’attore Massimo Salvianti che ha letto un testo da lui composto per ricordare e onorare la portata straordinaria dell’uomo di fede.
“Il parroco, perennemente in viaggio, sempre in sella, incline alle sfide – ha concluso il sindaco - che con una moto raggiunse le vette del Kilimangiaro nel 1954, insieme all’amico Steve, spinto dal desiderio, realizzato, di dire Messa su una delle montagne più alte del mondo, il parroco che amava il cinema tanto da coinvolgere e appassionare i detenuti con il cineforum, introdotto per la prima volta all’interno di un carcere, il parroco vicino ai più deboli, ai ragazzi di San Frediano, amato dai giovani, amico di Bartali e Benigni, è stato e sarà sempre uno di noi, una persona speciale che San Donato in Poggio, come tutta la comunità di Barberino Tavarnelle, ricorderà con lo stesso amore che ha ricevuto nel corso degli anni”.
Fonte: Ufficio stampa associato del Chianti Fiorentino
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