Multiutility, da Firenze via libera al polo unico dei servizi per la Toscana centrale

(Foto gonews.it)

L'ok in Consiglio comunale a Firenze. Al progetto partecipano 67 comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, Nardella: "Traguardo storico, aumento lavoro e controllo delle tariffe". I commenti


"Oggi per Firenze è un traguardo storico". Così il sindaco Dario Nardella e l’assessore al bilancio e partecipate Federico Gianassi hanno commentato il via libera da parte del consiglio comunale al ‘Progetto Multiutility’ per la creazione di un polo unico per la gestione dei servizi nella Toscana centrale. La delibera è stata illustrata dall’assessore al bilancio e partecipate Federico Gianassi e prevede la fusione per incorporazione in Alia di Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana, società partecipate dai Comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, che a loro volta detengono partecipazioni in società operative nei settori di pubblica utilità (acqua, energia, gas).

L’operazione, alla quale partecipa il Comune di Firenze e altri 66 comuni della Toscana centrale, dà il via al processo di fusione per incorporazione (previo il conferimento delle partecipazioni di Firenze in Toscana Energia e di Pistoia in Publiacqua) con l’apertura di un procedimento di aumento di capitale destinato a terzi per favorire l’entrata di altri soggetti toscani nel progetto, e successivamente di aumento di capitale per la quotazione in borsa dell’azienda con il mantenimento di almeno il 51% nelle mani dei Comuni che deterranno tali partecipazioni in una holding pubblica.

"È un obiettivo tentato anche in passato che oggi si realizza grazie alla caparbietà e alla tenacia della nostra Amministrazione e delle altre coinvolte" ha detto il sindaco Dario Nardella. "Ringrazio il Consiglio comunale, la giunta e l’assessore Gianassi perché questo è un traguardo storico per mettere insieme tutte le forze in un settore strategico per cittadini e imprese come quello dei servizi pubblici locali come acqua, gas e rifiuti. In questo modo - ha spiegato ancora il sindaco - potremo puntare su un miliardo e mezzo di euro per gli investimenti, sull’aumento dei posti di lavoro anche nell’indotto e sul controllo delle tariffe in un momento in cui è molto sentito il tema del caro-bollette. Ma soprattutto potremo avere una strategia che ha un indirizzo pubblico preciso ma che si apre anche a partner industriali e a finanziamenti privati senza mai snaturare l’indirizzo pubblico che è garantito da una holding tutta pubblica dei comuni che manterrà il 51% di questa nuova multiutility. Adesso dovremo fare i prossimi passaggi ma intanto il dato è tratto: il grande traguardo per Firenze, le altre città e per la Toscana. Ci auguriamo che possano salire a bordo tutti gli altri Comuni che non hanno fatto questo passo".

"Oggi Firenze ha dato il via ad una grande operazione che realizza un obiettivo storico mai realizzato e che dimostra di superare il municipalismo troppo spesso esasperato in ragione di un bene più grande, l'esigenza di recuperare il ruolo dei comuni" ha aggiunto l’assessore Gianassi. "Con questa operazione vogliamo recuperare il ruolo dei Comuni e a fare maggiori investimenti. Il precedente modello - ha aggiunto Gianassi - ha prodotto tante piccole aziende che hanno lavorato bene ma che si scontrano con la dimensione contemporanea della gestione dei servizi. L'aumento delle dimensioni è una precondizione necessaria per realizzare più investimenti e migliorare la qualità del servizio: abbiamo fatto un grande passo guardando al domani".

I prossimi passaggi tecnici per la creazione della Multiutility

Il primo passaggio consiste in un aumento di capitale della stessa Alia, con connesso conferimento di due partecipazioni: le azioni rappresentative del 20,61% del capitale di Toscana Energia Spa detenute dal Comune di Firenze; poi le azioni rappresentative del 3,9% del capitale di Publiacqua Spa detenute dal Comune di Pistoia. Queste operazioni sono propedeutiche alla successiva: ovvero la fusione per incorporazione in Alia di Acqua Toscana Spa Consiag Spa e Publiservizi Spa.

Per effetto della fusione, Alia diventerà una società multiutility, ed avrà nel proprio oggetto sociale tutte le attività attualmente svolte dalle diverse società partecipanti alla fusione nei settori dei servizi al cittadino. Nel frattempo è prevista la sottoscrizione del patto parasociale fra i soci per la gestione della Multiutility.

Una volta effettuata la fusione, il progetto sottoposto all’approvazione dei Comuni prevede la costituzione di una nuova società a capitale pubblico, avente funzioni di holding di partecipazioni, e nella quale i Comuni conferiranno le proprie partecipazioni in Multiutility.

I passaggi per la conclusione del progetto non sono ancora finiti: a questo punto infatti la Multiutility provvederà a conferire integralmente il proprio ramo d’azienda operativo, relativo alla raccolta e alla gestione dei rifiuti, in una società neo costituita e da essa integralmente partecipata che si chiamerà “Alia OpCo”. Per effetto di tale cessione Alia OpCo subentrerà nella titolarità del contratto di concessione con ATO Toscana Centro.

Nel progetto è poi prevista l’apertura del capitale ad altri Comuni toscani con una possibilità di aumento di capitale, di massimo 1,2 miliardi, che sarà al servizio di conferimenti in natura (partecipazioni e rami d’azienda) che consentano a Multiutility di rafforzare il proprio patrimonio nel settore dei servizi di pubblica utilità.

Una seconda tranche di aumento di capitale, pari al massimo a 2,3 miliardi, è al servizio della quotazione in borsa delle azioni della Multiutility attraverso un’offerta pubblica di sottoscrizione, prevedendo di aprire a terzi fino ad un massimo del 49% del capitale di Multiutility. Il processo di quotazione si baserà sul presupposto che i Comuni e gli altri soci pubblici mantengano complessivamente (tramite la Holding Toscana) la maggioranza del capitale e dei diritti di voto di Multiutility Toscana, con la conseguenza che tutti gli aumenti di capitale a servizio di conferimenti in natura saranno deliberati ed eseguiti nel rispetto di questo presupposto.


Multiutility, i commenti e l'approvazione in Consiglio comunale a Firenze

La delibera è stata approvata con i voti favorevoli di Pd, Lista Nardella e del Gruppo Centro che è all'opposizione. Contrari i gruppi di Sinistra Progetto Comune, Movimento 5 Stelle e Lega. Astenuto il gruppo di Fratelli d'Italia, Forza Italia non era in aula al momento del voto. Di seguito i commenti

Pd: "Strada giusta per investimenti e per abbassare le tariffe"

"Una delibera complessa che finalmente arriva a compimento, raggiungendo un obiettivo atteso da trent’anni. Oggi è un momento importante non soltanto per la città di Firenze ma per la nostra Regione, prende forma un’aggregazione di servizi che da’ centralità ai comuni e valorizza anche il ruolo delle assemblee, concretizza nel modo più vero e profondo il significato del fare rete" commentano Nicola Armentano, capogruppo Pd in Consiglio comunale e Letizia Perini, vicecapogruppo Pd. "Superare campanilismi e raggiungere questo risultato segna un approdo ma è anche l’inizio di un viaggio che ci vedrà sicuramente protagonisti. Un percorso per un’operazione che punta a migliorare la qualità dei servizi. È la strada giusta da percorrere per fare gli investimenti di cui abbiamo bisogno e per riuscire ad abbassare le tariffe e venire così maggiormente incontro alle esigenze dei cittadini, grazie ad un soggetto unico che si occuperà di servizi pubblici locali. La regia pubblica in questo contesto riveste un ruolo dirimente, un elemento che ci teniamo a valorizzare e sottolineare, come ha fatto l’assessore Gianassi. Siamo contenti che questa delibera abbia visto una convergenza ampia da parte dell’assemblea, con il voto favorevole del gruppo Centro e solo sei voti contrari, a riprova di un’operazione che ha trovato consensi grazie alla sua valenza importante per le politiche dei servizi pubblici locali. Garantire livelli e qualità occupazionali, poi è un obiettivo a cui teniamo molto ed è al centro dell’ordine del giorno che abbiamo portato in Consiglio comunale, un atto che tiene conto del documento presentato dalla CGIL e da tutti i contributi emersi in questi mesi in ambito sindacale. Favorire la valorizzazione delle risorse umane mediante la formazione, impegnarsi per il massimo rispetto della sicurezza sul lavoro e definire un quadro di relazioni sindacali adeguato a garantire un confronto costruttivo e costante sullo sviluppo dell’operazione: sono gli altri impegni che sollecitiamo alla Giunta con l’ordine del giorno che abbiamo approvato".

Dardano (lista Nardella): "Operazione di forte utilità sociale"

"Raggiungiamo un risultato atteso da trent’anni, sta andando avanti una grande aggregazione tra 67 comuni della Toscana centrale. Oggi diamo il via concreto alll’operazione Multiutility" commenta la capogruppo lista Nardella Mimma Dardano. "Tutto ciò ci permetterà di superare un municipalismo esasperato che in questa fase storica e sociale non può più essere un ostacolo per le sfide del futuro. Portiamo qui un modello che funziona e che abbiamo visto in esperienze positive già attive in altre regioni, pensiamo all’Emilia Romagna che proprio grazie a questo modello riesce a affrontare in maniera più decisa una problematica sentita come il caro bollette. Ci tengo a evidenziare, quindi, come in quest’operazione ci sia una forte utilità sociale. Mi preme ribadire, inoltre, che ci sono obiettivi chiari e tracciati sulla strada che abbiamo intrapreso, contenimento delle tariffe, recupero del protagonismo dei comuni e miglioramento dei servizi. Obiettivi fondamentali che ora sono ben definiti: siamo sulla strada giusta per raggiungerli".

Fratelli d'Italia: "Astensione in aula, le nostre proposte in sei ordini del giorno"

"Il PD, dopo decenni di 'pubblico è bello' per i servizi sul territorio, fa una giravolta e vara la multiutility. Un'operazione ancora troppo debole, visto che si tratta di area vasta e non dell'intera regione, ma pur sempre un primo passo verso il superamento della logica municipale. Per questo, specie dopo i miglioramenti al progetto proposti pubblicamente dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, abbiamo scelto di astenerci nel voto di oggi, affidando a sei ordini del giorno le nostre proposte per avere garanzie ulteriori sull'efficacia dell'operazione. Perché, se da un lato siamo scettici sul raggiungimento del reale abbassamento delle tariffe, per cui serve innanzitutto una volontà politica che fin qui è mancata da parte del PD, dall'altro riteniamo di non dover bocciare un'iniziativa che imbocca una strada che potrebbe portare nel futuro a vantaggi per la cittadinanza". Così i consiglieri del gruppo Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai a margine del voto di oggi sulla delibera per la creazione della multiutility, insieme al senatore Paolo Marcheschi.

"Non riteniamo comunque giusto votare in una sola maxidelibera che include 4 delibere, i passaggi per la costituzione di una holding pubblica e gli indirizzi per la quotazione in borsa, che necessiterebbero di ulteriore tempo: dopo un piano industriale e dopo che i consigli comunali possano esprimersi sull'opportunità, sulla convenienza economica e sulla sostenibilità finanziaria dell'operazione.

Ci lascia perplessi che si affidi ad Alia il ruolo di volano di questa operazione; una società che fino a ieri veniva presentata come gravata da una situazione debitoria seria, ed anche il fatto che si scommetta sul consolidamento di Estra per il gas, senza che ci sia una maggioranza di quote pubbliche, aspettando di sapere cosa vorranno fare altri comuni toscani, a partire da Arezzo e Siena.

Infine, ricordando che scade il prossimo anno la concessione per il servizio idrico, l'operazione potrebbe servire anche a trovare i fondi per liquidare il socio romano Acea, dopo che proprio le amministrazioni di sinistra lo avevano voluto dentro Publiacqua" concludono Draghi, Cellai e Marcheschi.

Questi i contenuti dei sei odg firmati dai due consiglieri di centrodestra, che invitano l'amministrazione comunale a:

1) Sostenere l’assunzione di personale residente nel territorio servito dalla multiutility. Sostenere, laddove non previsto, l’utilizzo di forme contrattuali di lavoro volte a stabilizzare i dipendenti che dimostrino nell’arco temporale del primo impiego la propria professionalità. Prevedere punti diffusi sul territorio dei singoli operatori dei servizi pubblici gestiti dalla multiutility a supporto in special modo della popolazione anziana. Sostenere politiche tariffarie a protezione dei soggetti piu’ deboli da un punto di vista economico e/o occupazionale.

2) Farsi promotore della proposta di formazione di un organismo indipendente di controllo sul modello di authority, vista la necessità di affidare la verifica dell’efficacia e dell’efficienza dei servizi pubblici ad un organismo indipendente di controllo a livello regionale

3) Richiedere all'interno degli organi sociali della multiutility della Regione Toscana, che una parte degli utili sia destinata al miglioramento della qualità e dell'universalità dei servizi, sui territori e delle reti, nonché alla mitigazione delle tariffe, nel rispetto del quadro normativo vigente

4) Publiacqua dà contributi a pioggia a tante associazioni che si occupano di welfare, cultura e ambiente. Riteniamo che un gestore idrico debba elargire contributi solo a coloro che consumano enormi quantità di acqua, quindi occorre farsi carico all’interno della nuova società affinché i criteri dei bandi e le modalità di concessione dei contributi riguardino solamente gli impianti natatori e le piscine

5) Farsi carico all’interno della nuova società di mantenere la sede legale ed operativa a Firenze, dato che le sedi sono già presenti ed è importante mantenere i luoghi di lavoro sul territorio

Infine, il sesto ordine del giorno è rivolto al Consiglio Regionale della Toscana, e riguarda la realizzazione di un termovalorizzatore. 6) Ricordate le dichiarazioni del Sindaco di Firenze dello scorso maggio circa il suo impegno per la realizzazione del termovalorizzatore e il suo rammarico per l’assenza di un impianto di questo tipo nell’area fiorentina, e visto l’aumentare dei costi del servizio ad esso correlato, il Consiglio comunale di Firenze invita il Consiglio Regionale della Toscana a modificare il piano regionale dei rifiuti inserendo la previsione di impianti di termovalorizzazione sul territorio.

Sinistra Progetto Comune presenta 34 emendamenti: "Accettato di ritirarne buona parte, saranno discussi gli ordini del giorno"

"Abbiamo presentato 34 emendamenti, di cui 28 con parere tecnico e contabile favorevole: per questo ringraziamo il nostro ufficio, le associazioni, i movimenti, i comitati e le realtà con cui abbiamo discusso, studiato e lavorato" dichiarano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune. "Senza pregiudizi, abbiamo cercato di entrare nel merito del progetto e migliorarlo, pur essendo complessivamente contrari. Niente è passato. Non c'erano i margini nemmeno per la correzione di un errore grammaticale o per spostare una virgola. Domani ci sarà l'appuntamento dal notaio e tutto dovrà essere come già era, fatti salvi gli autoemendamenti presentati all'ultimo momento".

"Due settimane di discussione per oltre 1300 pagine. Totale assenza di un vero dibattito pubblico. Rigidità delle posizioni di partenza, dietro la scusa del "siamo 30 anni in ritardo".
Oggi si è scritta una brutta pagina per Firenze e la democrazia" continuano Palagi e Bundu. "Abbiamo accettato di ritirare la maggioranza degli emendamenti prendendo atto della pregiudiziale della maggioranza e ottenendo in cambio la disponibilità a vedere discussi meglio gli ordini del giorno, in cui pretenderemo che nelle prossime settimane si riapra la possibilità di partecipazione e di invio di osservazioni. Perché questa lotta la portiamo avanti dentro e fuori le istituzioni. Per questo ringraziamo chi oggi ha raggiunto piazza della Signoria, per il presidio che ha ricordato come ci sia una cittadinanza che ha impegnato tempo ed energie per difendere i servizi pubblici e i beni comuni. Ringraziamo il Movimento 5 Stelle, che ha puntualmente sostenuto un impegno comune, in tutti i passaggi, anche con il voto favorevole agli emendamenti. Sappiamo che continueremo a portare avanti questa istanza insieme".

L'impegno sugli emendamenti, hanno spiegato poi i consiglieri di Sinistra Progetto Comune, "ha portato a un ampio voto favorevole (quasi unanime, con la sola astensione di Fratelli d'Italia) su un ordine del giorno che definisce un percorso chiaro da qui a dicembre. Dobbiamo garantire contenuti e concretezza a un atto di indirizzo molto chiaro, che dà anche valore a chi ha già presentato osservazioni in questa fase, come la Camera del Lavoro, che invece il Partito Democratico ha voluto camuffare nel proprio testo, su richiesta di Fratelli d’Italia" concludono i consiglieri, riportando il testo.

"IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Ad aprire una nuova acquisizione di proposte e osservazioni della cittadinanza per la creazione della multiutility toscana, in relazione ai prossimi passaggi deliberativi previsti per il Comune di Firenze rispetto al progetto multiutility, per come descritto nella proposta DPC/2022/00055, richiamata in narrativa;

A fornire, entro inizio dicembre 2022, ai gruppi consiliari, un quadro preciso e un’ipotesi di calendario in merito ai prossimi passaggi previsti in Consiglio comunale all’interno del progetto multiutility;

A esplicitare e riconoscere nei successivi passaggi del progetto quelli che sono i diritti e i doveri delle consigliere e dei consiglieri comunali, in materia di accesso agli atti e di funzioni di controllo;

SI IMPEGNA

A deliberare entro la fine dell’anno un atto di indirizzo, per fornire alla costituenda società indicazioni coerenti con le osservazioni arrivate per conto della Camera del Lavoro di Firenze e dare seguito alle stesse".

De Blasi e Masi (MoVimento 5 Stelle): "Noi insieme al Gruppo Sinistra Progetto Comune per ribadire il nostro voto contrario"

"Giornata disastrosa per la difesa dei diritti dei cittadini fiorentini. È passata infatti la delibera 2022/55 con cui il Comune di Firenze dà il via alla privatizzazione dei servizi pubblici di acqua e rifiuti" così i consiglieri del MoVimento 5 Stelle. "Voglio innanzitutto sottolineare che gli ultimi emendamenti presentati alla delibera ci sono stati inviati dagli uffici solo questa notte, e si tratta di autoemendamenti della Giunta. Il PD corregge già se stesso" dichiara De Blasi.

"Era pertanto doveroso spostare nuovamente la seduta odierna del Consiglio, non solo per dare più tempo alle forze politiche per analizzare e studiare l’ingente documentazione, che ricordiamo essere di oltre 1700 pagine, ma soprattutto per dare ai cittadini un segnale chiaro di trasparenza e di volontà di coinvolgere davvero la popolazione".

"E invece oggi il Consiglio – spiegano i consiglieri del MoVimento 5 Stelle Roberto De Blasi e Lorenzo Masi – ha votato lo stesso, dimostrando ancora una volta che il PD ha promosso questa scellerata operazione di business senza informare nessuno, senza condividere alcunché e senza dare la possibilità a chi la pensa in maniera diversa di esprimersi. E questo è gravissimo" continuano i pentastellati. "Ricordiamo che il 49% della Multiutility sarà detenuto fin da ora da privati e gestito secondo una logica di profitto. Il resto sarà distribuito tra i 67 comuni che vorranno aderire, con percentuali diverse di partecipazione sulla base della dimensione degli stessi. Questo implicherà una diversa capacità di intervenire tra le diverse realtà territoriali, con maggior peso del Comune di Firenze".

"A quale titolo – sottolineano De Blasi e Masi - potranno pertanto i sindaci dei Comuni più piccoli esprimersi sulle scelte della Multiutility, che andranno comunque a incidere significativamente sulle bollette e tariffe dei propri cittadini?. Ma non solo. Non dimentichiamoci quanto sta avvenendo per la quotazione del gas sulla borsa di Amsterdam. La finanza deve fare profitto per natura. Gli aumenti scellerati che stiamo subendo per il gas, saranno gli stessi che subiremo come cittadini con la Multiutility per acqua e rifiuti".

"Inoltre la privatizzazione dei servizi si è già dimostrata una scelta sbagliata per Firenze. Pensiamo al caso recente di Toscane Autolinee S.p.A., su cui lo stesso sindaco Nardella pochi giorni fa si è espresso dichiarando il fallimento della scelta operata. Nonostante l’evidenza dei fatti, oggi il PD sceglie di andare avanti sulla stessa linea. Ringraziamo Sinistra Progetto Comune – concludono De Blasi e Masi – per il grande lavoro svolto e per aver condiviso con noi questa battaglia".

Voto contrario della Lega

"Il progetto di Nardella - dichiara Federico Bussolin, Capogruppo della Lega a Firenze - riscontra una contrarietà sempre più estesa in Provincia, sintomo di una preoccupazione trasversale. Il nostro voto contrario - precisa Bussolin - non è indirizzato sul concetto di società di servizi bensì sulla governance presentata dal Sindaco: oltre ad assumerci il rischio di impresa, cosa anomala per chi dovrebbe perseguire come obiettivo unico l’interesse pubblico, i piccoli comuni verranno annullati attraverso la creazione di una holding pubblica, non potendo quindi incidere nelle scelte strategiche: se questa è la "Grande Firenze" l’inizio non è dei migliori, e i voti contrari di numerose amministrazioni interessate lo dimostrano".

Bocci, Cocollini e Montelatici (Gruppo Centro): "Da sempre favorevoli alla multiutility, il progetto presentato tiene conto anche delle nostre richieste"

"Abbiamo espresso oggi il nostro voto favorevole alla proposta di costituzione di una multiutility. È un modello di gestione dei servizi pubblici locali che, in questo contesto nazionale – spiegano i consiglieri del gruppo Centro Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici – si rende quanto mai necessario e che anzi andava realizzato già da molti anni. Questo primo decisivo passaggio, al quale dovranno seguirne degli ulteriori altri per realizzare compiutamente un percorso così complesso, favorisce, come avevamo richiesto, l’allargamento del perimetro di aggregazione ad altri comuni che partecipano in aziende che gestiscono servizi pubblici garantendo la giusta rappresentatività a tutti gli enti locali. Questa aggregazione – proseguono i consiglieri del Gruppo Centro – ha le dimensioni anche e finalmente per difendere il nostro territorio dalle possibili avanzate di altre società che sono molto più preparate delle nostre ad acquisire sempre maggiori quote di mercato nell’attuale panorama toscano. Apprezziamo, inoltre, che la proposta abbia tenuto conto delle nostre considerazioni relative alla quotazione in borsa che non solo potrà favorire il reperimento di capitali, ma garantirà la trasparenza di tutti i processi attraverso il controllo della Consob. Verificheremo che sia conseguito il giusto obiettivo di razionalizzazione dei costi migliorando la sinergia tra le aziende e che siano rafforzati gli investimenti per un necessario miglioramento dei servizi. Bisogna lavorare alla riduzione delle tariffe che sono sì fissate dalle autorità d’ambito, ma che sono calcolate – concludono i consiglieri del Gruppo Centro Ubaldo Bocci, Emanuele Cocollini e Antonio Montelatici – anche su delle componenti sulle quali la nuova società dovrà giocare un ruolo decisivo. Riteniamo importante, infine, sottolineare il lavoro di studio, analisi ed approfondimento che la Commissione di Controllo, presieduta dal Consigliere Montelatici, ha portato avanti in questi anni nel rispetto di tutte le posizioni".


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