La Guardia di Finanza di Porto Santo Stefano ha individuato un immobile all’Argentario, affittato negli ultimi 6 anni tramite i canali di vendita on line, che ha consentito al proprietario di incamerare redditi per oltre 120.000 mai dichiarati al fisco.
Sempre all’Argentario, quest’estate, sono stati individuati altri tre proprietari di immobili (gli "host") che hanno messo in vendita alloggi per uso turistico tramite i più noti operatori on-line, senza dichiarare i redditi percepiti e perciò segnalati all’Ufficio delle Entrate competente per il recupero a tassazione.
L’attività parte dal monitoraggio delle strutture ricettive che la Legge Regionale definisce “extralberghiere” (affittacamere, bed and breakfast, case per vacanze, locazioni turistiche).
In alcuni casi i soggetti da controllare sono stati individuati dalla loro presenza sui siti di vendita on-line, unita ai dati acquisiti da alcuni clienti, fra cui i pagamenti tramite bonifico bancario.
In altri casi sono stati invece eseguiti riscontri presso gli immobili dei privati che hanno fatto emergere un frequente movimento di persone e di targhe delle auto parcheggiate in prossimità delle abitazioni, per le quali mancava la comunicazione al portale della Regione Toscana di cui all’art. 70 della L.R.T. 86/2016 a cui è tenuto ad adempiere il proprietario dell’alloggio locato per finalità turistiche.
Oltre a una significativa evasione fiscale sono state contestate violazioni di varia natura, dal mancato pagamento del canone TV speciale, alla mancata iscrizione al portale turistico regionale, all’omessa comunicazione delle persone alloggiate all’organo di P.S., al mancato pagamento di tributi locali (per immobili ubicati fuori dal comprensorio dell’Argentario) anche della tassa di soggiorno.
L’opera di contrasto all’evasione fiscale e di sensibilizzazione a mettersi in regola ha trovato, in un caso, anche positivo riscontro, visto che a seguito dei controlli svolti in tale contesto dalla Tenenza di Porto Santo Stefano un contribuente ha presentato diverse dichiarazioni integrative dei redditi non dichiarati negli anni passati, sanando così il periodo dal 2016 al 2020.
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