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Fari fendinebbia: quello che c’è da sapere

I fendinebbia sono dei fari montati al di sotto delle luci di posizione in direzione della carreggiata. Il loro compito è quello di migliorare la visibilità sulla strada in presenza di una fitta foschia: questo è il motivo per cui prendono il nome di fari fendinebbia.


Immagine dei fari fendinebbia da auto-doc.it

I fari fendinebbia anteriori sono in genere posizionati presso il paraurti e proiettano un fascio di luce biancastro verso il basso in modo da evitare qualsiasi riflesso. Quelli posteriori, chiamati anche retronebbia, montati nella parte posteriore della vettura, emanando una luce rossastra, fanno in modo che il veicolo sia immediatamente visibile agli altri automobilisti.

L’articolo 153 del Codice della strada prevede l’obbligo di attivazione dei fendinebbia solo in presenza di condizioni di estrema scarsa visibilità, dovuta a nebbia, neve, pioggia intensa o fumo, in modo più specifico per la parte posteriore se la visibilità risulta essere compromessa su una lunghezza inferiore ai 50 metri. Un uso improprio dei fendinebbia, se azionati ad esempio quando la visibilità sulla strada è garantita dalle luci convenzionali, è punibile con una multa tra i 41 ed i 169 euro, a cui si aggiunge la sottrazione di un punto dalla patente, ai sensi del suddetto articolo 153. Va anche ricordato che i fendinebbia anteriori, a differenza di quelli posteriori, non sono obbligatori, ragione per cui diversi modelli d’auto ne sono sprovvisti. La loro installazione, facoltativa, è comunque raccomandabile se si vive in zone di montagna, in cui la presenza di nebbia è un fenomeno frequente. A seconda della vettura troviamo diversi tipi di fendinebbia, come ad esempio fendinebbia allo xeno o al LED o anche luci al laser monocromatiche, particolarmente adatte in caso di fitti banchi nebbiosi.

I fendinebbia hanno una durata che va dai 6 agli 8 anni. Una prolungata esposizione ai raggi solari ed agli agenti atmosferici può tuttavia opacizzare il vetro, ostacolando il corretto passaggio del fascio di luce. Per tal motivo è raccomandabile una regolare manutenzione di questi accessori (sostituzione delle lampadine, pulizia dei fari ecc.) per allungarne la durata di servizio.

Il cambio dei fendinebbia è un’operazione che con un minimo di conoscenza tecnica può essere condotta in modo autonomo nel garage di casa. Ecco i passi da seguire:

- Munirsi degli attrezzi appropriati: un cacciavite della misura adatta alle viti che fermano la scatola dei fari; una brugola per i bulloni ed una pinza.

- Porre l’auto in un luogo luminoso o in mancanza di una luce adeguata utilizzare un’apposita lampada.

- Indossare dei guanti, per evitare possibili scosse.

- Se necessario, smontare il paraurti laterale, spostando la guaina di plastica e rimuovendo le viti situate nel bordo più alto.

- Esercitando pressione sui lati del telaio, estrarre l’involucro per individuare la posizione del faro.

- Estrarre il connettore, dopo aver premuto la linguetta di blocco.

- Rimuovere e sostituire la lampadina, riposizionando il connettore al suo posto. In questa fase accertarsi che nella scatola dei fendinebbia non sia presente dell’umidità.

- Dopo aver rimontato i componenti, verificare il corretto funzionamento dei fendinebbia.

Si raccomanda inoltre di osservare quanto segue:

- Procedere alla sostituzione dei fendinebbia in coppia, in modo da essere certi di avere una luce uniforme.

- Accertarsi della compatibilità dei bulbi col modello della propria auto.

- Non installare lampadine di potenza maggiore a quella prevista per il modello della propria vettura, anche in quanto proibito dal Codice della strada.

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